
(METEOGIORNALE.IT) L’Estate che molti temono è appena cominciata, e il meteo promette di metterci a dura prova. Fino a pochi decenni fa, Giugno era simbolo di stabilità atmosferica, con l’Alta Pressione delle Azzorre che donava giornate soleggiate ma mai eccessivamente calde. Oggi lo scenario è profondamente mutato: l’estate è dominata da un caldo opprimente, umidità elevata e notti tropicali che impediscono il riposo. E no, quello che abbiamo vissuto finora non è che un antipasto: il vero caldo deve ancora arrivare.
Il meteo ha cambiato volto, e a farla da padrone non è più il mite Anticiclone Azzorriano, ma il suo temuto parente: l’Anticiclone africano. Questo gigante atmosferico, proveniente dal deserto del Sahara, si insinua sempre più spesso sul bacino del Mediterraneo, portando con sé temperature torride e un’afa difficile da sopportare. Il risultato? Un’estate lunga, intensa, quasi interminabile, che si trascina da Giugno fino a Settembre, e a volte anche oltre.
Le ondate di calore si alternano a brevi fasi instabili, dove infiltrazioni d’aria fresca atlantica creano contrasti micidiali con l’aria calda al suolo. Questi contrasti, sempre più frequenti, danno vita a fenomeni meteo violenti: supercelle, grandinate eccezionali, downburst e temporali improvvisi di potenza distruttiva. È così che l’estate italiana si trasforma in un campo di battaglia atmosferico.
Le temperature già ora sfiorano i 40°C in diverse zone dell’Italia meridionale, mentre in Pianura Padana si oscillano costantemente tra i 31 e i 33°C, ma con un’umidità relativa talmente alta da rendere l’aria irrespirabile. La scarsa ventilazione contribuisce ulteriormente ad aggravare la percezione del caldo, rendendo la vita quotidiana un’esperienza faticosa e frustrante.
Ciò che preoccupa ancora di più, però, è l’aumento esponenziale dei fenomeni estremi. Il caldo eccessivo carica l’atmosfera di energia, e quando sopraggiunge una perturbazione, il rischio di nubifragi violenti e alluvioni lampo diventa altissimo. Un tempo erano eventi eccezionali, oggi si verificano con cadenza quasi sistemica, mettendo in crisi intere città e infrastrutture.
Questo tipo di meteo, che molti definiscono ormai “la nuova estate italiana”, impone un ripensamento profondo delle strategie di prevenzione e gestione del rischio climatico. (METEOGIORNALE.IT)
