
(METEOGIORNALE.IT) Se il meteo di Giugno 2025 si sta già mostrando torrido e insopportabile, preparatevi a un Luglio ancora più estremo. Le proiezioni stagionali aggiornate delineano uno scenario meteo tutt’altro che rassicurante: l’Anticiclone africano sembra deciso a consolidare il proprio dominio su tutta l’Italia e su vaste porzioni del bacino mediterraneo centro-meridionale, determinando condizioni di caldo opprimente, cielo sereno e assenza di piogge per un periodo prolungato.
Secondo gli ultimi aggiornamenti elaborati dai modelli ECMWF e Copernicus C3S, la configurazione atmosferica attesa per Luglio mostra tratti simili alle estati più roventi degli ultimi decenni, come quelle del 2015, 2022 e 2023. Il getto polare, normalmente responsabile dell’arrivo di impulsi perturbati da ovest, resterà probabilmente ancorato a nord delle Isole Britanniche, chiudendo di fatto le “porte atlantiche” all’Italia e lasciando campo libero alla risalita di masse d’aria sahariana, secca e rovente.
Dai primi giorni del mese, le condizioni meteo sembrano destinate a stabilizzarsi in una sorta di blocco estivo, con pressioni livellate, venti deboli e temperature in aumento costante. In alcune aree interne del Sud, come l’entroterra siciliano, il sud della Sardegna, la Basilicata e la Puglia settentrionale, si prevede che il termometro possa sfiorare o superare i 40°C, con picchi ancora più alti nei centri urbani dove la temperatura percepita sarà amplificata da umidità stagnante e scarsa ventilazione.
Anche il Centro-Nord non sarà risparmiato. Dalla Pianura Padana fino al litorale tirrenico, tra Roma, Grosseto e Livorno, si prospettano giornate afose, notti tropicali e una fastidiosa sensazione di afa persistente, che renderà difficile il raffrescamento anche nelle ore notturne.
Afa e notti tropicali, con tempeste localizzate
A complicare ulteriormente il quadro meteo di Luglio 2025 sarà il rischio ambientale connesso alla prolungata assenza di piogge. Le regioni meridionali, già in affanno idrico, potrebbero affrontare un acuirsi della siccità, con conseguenze sulla disponibilità delle falde acquifere e impatti su agricoltura e risorse naturali. Intanto, nei grandi agglomerati urbani come Torino, Milano, Roma e Napoli, l’accumulo di ozono nei bassi strati atmosferici rischia di creare serie problematiche per la salute pubblica, in particolare per anziani e bambini.
E non è tutto. Una configurazione meteo così stabile e calda può trasformarsi in un pericoloso detonatore: quando l’atmosfera surriscaldata incontra anche un minimo impulso più fresco in quota, possono verificarsi temporali violenti e nubifragi localizzati, soprattutto nelle zone montuose. (METEOGIORNALE.IT)



