(METEOGIORNALE.IT) L’Anticiclone sub-tropicale è destinato a rafforzarsi ulteriormente nei prossimi giorni, rendendo il clima sempre più bollente su gran parte del nostro Paese. L’Alta Pressione di matrice africana garantirà tempo stabile e soleggiato pressoché ovunque, ma porterà con sé anche una massa d’aria eccezionalmente calda, destinata a far impennare le temperature su valori decisamente anomali per il periodo.
Il picco del caldo è atteso nella parte finale della settimana, da Giovedì/Venerdì, quando si raggiungeranno i valori più elevati, soprattutto nelle zone interne delle regioni tirreniche e della Pianura Padana. In queste aree, infatti, le temperature potranno toccare punte di 36-38°C, in particolare su Toscana, Lazio, Umbria, Sardegna, ma anche in Emilia-Romagna, dove la colonnina di mercurio salirà localmente oltre i 35°C. Anche le grandi città del Nord, come Milano e Torino, vedranno i termometri salire fino a 32-33°C, valori decisamente più alti della norma.
Sulle aree costiere il caldo sarà meno intenso ma più umido, e l’afa si farà sentire ugualmente, rendendo il clima molto pesante e poco sopportabile soprattutto durante le ore pomeridiane e serali. Insomma, prepariamoci a vivere un weekend infuocato un po’ su tutta l’Italia, con l’estate che mostra già il suo volto più estremo a stagione appena iniziata.
Va sottolineato come questo caldo sia da considerarsi anomalo, con temperature che risultano ben oltre la media climatica per la prima metà di giugno, specie al Centro-Nord. Si tratta di un’anticipazione di scenari che, purtroppo, diventano sempre più frequenti nel contesto del cambiamento climatico, con ondate di calore precoci e più intense rispetto al passato.
Uno sguardo alla prossima settimana apre però a un possibile cambiamento importante: secondo gli ultimi aggiornamenti, tra Lunedì 16 e Martedì 17 Giugno potrebbe arrivare una perturbazione atlantica in grado di interrompere temporaneamente il dominio dell’Anticiclone Africano. Il contrasto con l’aria calda preesistente potrebbe favorire lo sviluppo di temporali anche molto forti, specie sulle regioni settentrionali. Un break temporalesco che, se confermato, rappresenterebbe una fase più movimentata ma al contempo potenzialmente critica, proprio a causa del notevole calore accumulato nei giorni precedenti. (METEOGIORNALE.IT)
