
Il meteo in Italia sta subendo una trasformazione significativa, e l’avvio di Luglio potrebbe rappresentare l’apice del caldo estivo. Una massa d’aria rovente, alimentata da una potentissima “Heat Dome” africana, ha preso forma sul Marocco meridionale e ha inglobato oltre mezza Europa. Il flusso caldo si muove attraversando la Penisola Iberica con direzione nord-est, investendo appieno la Francia.
Questa cupola di calore, che si comporta come un vero e proprio coperchio atmosferico, impedisce la dispersione del calore verso l’alto. In tal modo il cupolone ostacola la formazione di nuvolosità, creando condizioni di caldo estremo e persistente. L’aria calda, schiacciata verso il suolo da una potente alta pressione, si comprime e si riscalda ulteriormente. Le anomalie termiche registrate a 850 hPa, una quota cruciale per valutare il comportamento della massa d’aria, stanno toccando punte fino a +18°C oltre la norma stagionale, un dato che, per la scienza meteorologica, rappresenta una soglia eccezionale.
Penisola Iberica e Francia le nazioni più colpite
In Spagna si sono toccati i 45°C, mentre in alcune aree del Marocco sono previsti addirittura 50°C. Questo episodio di caldo intenso è il risultato diretto dell’azione del cambiamento climatico, che – secondo Climate Central – ha reso eventi di questo tipo cinque volte più probabili rispetto all’epoca pre-industriale. Anche la Francia sta vivendouna fase drammaticamente calda, con temperature fino a 15 gradi superiori alla media stagionale e punte sopra i 40°C, mentre il caldo si estende verso Benelux e Isole Britanniche centro-meridionali.
L’Italia, sebbene non venga colpita in pieno dalla traiettoria principale di questa ondata, sentirà comunque gli effetti più marcati sul settore nord-occidentale, dove si attendono anomalie termiche importanti anche in assenza dei valori assoluti più estremi. In queste aree, infatti, la combinazione tra la massa d’aria calda in arrivo e l’effetto della Heat Dome già insediata porterà a una pericolosa amplificazione termica.
Il fenomeno che stiamo osservando prende la forma di un Omega blocking, una particolare configurazione atmosferica a forma di “Ω” che favorisce la stazionarietà degli anticicloni africani, bloccando l’arrivo di perturbazioni e facilitando ondate di calore persistenti e intense. Questo schema può durare giorni, se non settimane, prolungando i periodi di disagio termico.
Nulla di buono per Luglio ed Agosto, nonostante il previsto break
Se le attuali proiezioni saranno confermate, luglio e agosto rischiano di essere segnati da nuove e violente bolle africane dirette verso l’Italia, aprendo la possibilità concreta di un’estate 2025 destinata a superare i record storici. Non è da escludere che si ripresenti una dinamica simile a quella del 2003, anno che ancora oggi rappresenta un riferimento drammatico per le temperature raggiunte e le conseguenze sanitarie in Europa.
Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, episodi come quelli osservati nel 2023 nel bacino del Mediterraneo occidentale, compresi Portogallo, Spagna, Marocco e Algeria, sono ormai 100 volte più probabili a causa dell’intervento umano sul clima. Il costante incremento della temperatura media globale ha creato le condizioni ideali per un’estremizzazione delle dinamiche meteorologiche, con effetti tangibili anche sul meteo italiano.
Il fatto che fenomeni come le Heat Dome africane stiano diventando sempre più frequenti e potenti è un segnale inequivocabile: il meteo europeo sta cambiando strutturalmente. Quella che un tempo era l’eccezione, rischia ora di diventare la norma dell’estate mediterranea. Il meteo di oggi ci mostra in modo chiaro che la gestione del rischio climatico non è più una questione futura, ma una sfida già in corso.
