Siamo alle soglie di un cambiamento meteo che in molti stavano aspettando con impazienza. Dopo giorni infuocati, dominati da un’imponente campana anticiclonica di origine africana, qualcosa comincia finalmente a scricchiolare nei piani alti dell’atmosfera. E quando la struttura barica inizia a cedere, lo spettacolo non si fa attendere: all’orizzonte si profila un deciso cambio di passo, con temporali, aria più fresca e il tanto sospirato stop al caldo opprimente.
Il processo sarà graduale ma inesorabile. I primi segnali di cedimento dell’alta pressione arriveranno proprio da dove tutto spesso comincia: le Alpi. Le correnti nord-occidentali inizieranno a insinuarsi tra le maglie dell’anticiclone, portando con sé infiltrazioni d’aria più fresca e instabile. Il risultato? Un progressivo aumento dell’instabilità, che si tradurrà in temporali pomeridiani sui rilievi alpini e, a seguire, anche su quelli appenninici del Centro-Nord.
La montagna si accende
Nel corso della settimana, ci aspettiamo una vera e propria “fioritura temporalesca” lungo le catene montuose, tipica delle dinamiche estive in fase di transizione. I temporali, spesso localmente intensi, saranno inizialmente confinati ai rilievi, ma potranno occasionalmente sconfinare verso le pianure limitrofe, soprattutto al Nord.
Nel frattempo, ancora caldo altrove
Sulle pianure e lungo le coste, l’anticiclone proverà a resistere con le ultime vampate: farà ancora molto caldo, specie al Sud e sulle Isole Maggiori. Ma sarà un caldo “a termine”, un ultimo colpo di coda prima del vero break.
Il colpo di scena: irruzione nord-atlantica a fine decade
Ed eccoci al passaggio chiave. Secondo gli ultimi aggiornamenti del modello europeo ECMWF, proprio tra il 9 e l’11 luglio potrebbe materializzarsi un’autentica svolta: un’irruzione nord-atlantica di stampo deciso, quasi brutale, che getterà le basi per un crollo termico e l’arrivo di temporali diffusi, anche forti. Una saccatura colma di aria fresca, in discesa dalla Gran Bretagna verso il Mediterraneo, metterà fine alla fase rovente, spalancando le porte a una circolazione molto più dinamica.
Dall’estremo al suo opposto
Un passaggio repentino da un’estate africana a una configurazione instabile di stampo atlantico: lo scenario dipinto dai modelli non lascia spazio a dubbi. Se le proiezioni saranno confermate, ci attende un netto ridimensionamento termico accompagnato da fenomeni intensi, specie al Nord e localmente anche al Centro.
Conclusioni: la calma sta per finire
L’estate continuerà, certo, ma con un meteo più vivibile e a tratti anche movimentato. Chi ha sofferto il caldo può iniziare a tirare un sospiro di sollievo. I temporali stanno tornando, e con loro un clima più umano.
Ci ritorneremo.
