(METEOGIORNALE.IT) Il meteo ci racconta ancora una volta una storia fatta di sbalzi termici e colpi di scena atmosferici: dopo una parentesi più fresca tra domenica e martedì, è già pronta a tornare in scena una nuova e poderosa avanzata dell’anticiclone africano. Questa volta, però, il caldo non risparmierà nemmeno il nord Italia, che fino a oggi era rimasto parzialmente ai margini del dominio subtropicale.
Negli ultimi giorni il tempo è stato fortemente influenzato da un’ampia saccatura in quota, con asse posizionato tra il Regno Unito e il nord della Francia. Il suo lento moto verso est ha causato frequenti episodi di instabilità su gran parte del settentrione, in particolare sulle Alpi e le Prealpi, dove temporali anche intensi hanno caratterizzato il pomeriggio e la sera. Questa fase perturbata sta però giungendo al capolinea, e già entro domenica sera si assisterà a un progressivo miglioramento, a partire dai settori nord-orientali.
Il cambio di passo sarà evidente anche nella disposizione delle isobare, che smetteranno di richiamare aria calda da sud per orientarsi da ovest-nordovest. Questo consentirà una temporanea rinfrescata, con un modesto calo delle isoterme in quota, soprattutto alla classica soglia degli 850 hPa (circa 1500 metri di altitudine in libera atmosfera), un livello particolarmente utile per valutare la natura delle masse d’aria senza le influenze dirette del suolo.
Il Sud, attualmente sotto l’influsso diretto del respiro africano, beneficerà di questa “tregua” solo in un secondo momento, ma il sollievo sarà di breve durata. Infatti, già da metà settimana, un nuovo affondo depressionario sull’Oceano Atlantico spingerà nuovamente il promontorio subtropicale verso l’Europa occidentale, e questa volta l’onda calda raggiungerà con decisione anche il Nord-Ovest italiano e la fascia alpina.
Lo zero termico potrebbe schizzare ben oltre i 4000 metri, un valore decisamente anomalo per la prima metà di giugno. In pianura, le temperature al suolo torneranno rapidamente a salire, con il Centro-Sud che farà registrare i picchi più elevati. Anche la pianura Padana soffrirà, seppur con qualche grado in meno ma con maggiore umidità, rendendo l’afa ancora più fastidiosa.
Secondo le ultime dai principali modelli di calcolo, l’isoterma dei +20°C a 850 hPa, soglia critica per l’avvio di vere ondate di caldo, potrebbe fare la sua comparsa già tra mercoledì e giovedì, partendo da Emilia Romagna e Toscana verso sud, espandendosi con decisione sulla Sardegna. Questo significherebbe massime al suolo prossime o superiori ai 35°C in diverse aree interne e costiere, aprendo una fase estiva precoce e molto intensa.
Il meteo, dunque, ci prepara a una nuova escalation di calore che potrebbe accompagnarci almeno fino alla metà del mese, senza particolari variazioni e con scenari da piena estate già nella prima decade di giugno.
Ci ritorneremo.
