Le previsioni indicano un contesto di stabilità atmosferica diffusa, ma anche un crescente disagio fisico causato dal mix tra temperature elevate e umidità. Il culmine dell’afa si registrerà soprattutto nelle regioni tirreniche centrali e sulle isole maggiori, con picchi termici compresi tra 37°C e 40°C.
La nuova espansione dell’alta pressione garantirà cielo sereno o poco nuvoloso su buona parte del Paese, ma le conseguenze saranno evidenti soprattutto sul piano termico. Secondo i modelli previsionali, i valori massimi tenderanno a salire ulteriormente rispetto ai giorni precedenti, portando numerose città italiane a superare la soglia di allerta sanitaria per il caldo.
L’effetto combinato tra alte temperature e umidità renderà la percezione ancora più opprimente, attivando il livello di allerta “bollino rosso” in almeno 20 capoluoghi.
Le aree più calde: dal Lazio alla Sardegna
I settori maggiormente esposti all’ondata di calore saranno quelli più interni del Lazio, Campania, Toscana, Umbria e Sardegna. In queste zone, lontane dalle brezze marine, l’accumulo di calore sarà particolarmente intenso. Qui le temperature massime potrebbero agevolmente toccare i 39-40°C, con punte anche superiori nelle vallate e nei centri urbani meno ventilati.
Al contrario, la fascia adriatica risulterà inizialmente più riparata dal caldo eccessivo, grazie a correnti leggermente più fresche settentrionali. Tuttavia, anche in queste aree il termometro salirà, con valori comunque elevati, destinati ad aumentare ulteriormente all’inizio della prossima settimana.
Non solo temperature: l’umidità cambia la percezione del caldo
Un dato spesso sottovalutato durante le ondate di calore è l’umidità relativa. Questo parametro, fondamentale per valutare il rischio per la salute umana, incide sulla cosiddetta temperatura percepita. In contesti umidi, il corpo umano fatica a raffreddarsi attraverso la sudorazione, aggravando la sensazione di disagio anche a temperature moderate.
È proprio questo il caso di Venezia, dove, pur con valori massimi intorno ai 31°C, l’alto tasso di umidità porterà a un’allerta sanitaria di livello massimo. Ciò dimostra che il criterio per l’attivazione del bollino rosso non si basa solo sulla temperatura assoluta, ma sulla combinazione di diversi fattori ambientali e fisiologici.
Le città da bollino rosso: domenica ad alto rischio
Domenica sarà il giorno più critico di questo fine settimana. Il Ministero della Salute ha già diramato il livello massimo di allerta per numerosi capoluoghi, dove le condizioni climatiche potranno rappresentare un rischio concreto per la popolazione, in particolare per anziani, bambini e soggetti fragili.
Le città dove sarà attivo il bollino rosso includono: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo.
In tutte queste località si prevedono condizioni di caldo opprimente, con livelli elevati di disagio fisico, difficoltà a riposare nelle ore notturne e forte stress termico nelle ore centrali della giornata.
Lunedì e martedì: l’anticiclone si rafforza ancora
La tendenza per l’inizio della prossima settimana non lascia spazio a miglioramenti. I principali centri di calcolo mostrano un’ulteriore espansione dell’alta pressione subtropicale verso l’Italia, che coinvolgerà anche le regioni adriatiche, finora relativamente risparmiate.
Questo significa che anche città come Bari, Pescara, Ancona e Rimini potranno sperimentare un aumento sensibile delle temperature massime tra lunedì e martedì.
Il culmine dell’ondata di calore potrebbe quindi slittare verso l’inizio di luglio, portando con sé nuovi record locali e un aggravamento delle condizioni di disagio in tutto il Paese.
Caldo e salute: come proteggersi
In presenza di ondate di calore prolungate, è fondamentale adottare misure di prevenzione efficaci. Tra le raccomandazioni principali: evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde (11:00–18:00), bere acqua regolarmente, evitare alcol e pasti pesanti, rinfrescare gli ambienti domestici e prestare particolare attenzione a neonati, anziani e persone affette da malattie croniche.
Conclusione: un caldo da non sottovalutare
La nuova ondata di calore in arrivo sull’Italia è diversa da quelle precedenti non solo per l’intensità delle temperature, ma per la) sua persistenza e diffusione. Con oltre 20 città in allerta massima e valori termici al limite dei record, è essenziale restare informati e preparati. Il caldo feroce di questi giorni non è solo una questione meteo, ma un rischio concreto per la salute e il benessere di tutti.
