Il dominio del caldo intenso sull’Italia continua a far sentire i suoi effetti, con il meteo che si conferma estremamente stabile a causa dell’influenza dell’Anticiclone Africano. Questo potente sistema di alta pressione sta imponendo la sua presenza su gran parte del territorio nazionale, mantenendo le temperature ben al di sopra delle medie stagionali e trasformando gran parte della Penisola in un’enorme cappa rovente.
Particolarmente colpito è il Centro-Sud, dove la presenza dell’anticiclone risulta ancora più marcata. Le Isole Maggiori, in particolare, stanno sperimentando temperature che superano frequentemente i 40°C, un livello che, sebbene eccezionale, rischia di diventare la nuova normalità estiva. L’assenza di ventilazione e la persistenza della massa d’aria calda non lasciano spazio a una rapida inversione di tendenza, facendo presagire una prosecuzione della calura estrema anche nei prossimi giorni.
Uno scenario leggermente diverso potrebbe profilarsi sul Nord Italia, dove le correnti oceaniche provenienti dall’Atlantico stanno iniziando a esercitare una debole ma crescente influenza. Se riusciranno a penetrare verso le Alpi, queste correnti potrebbero introdurre un po’ di freschezza e creare le condizioni per un temporaneo sollievo. Tuttavia, questo cambiamento, ancora incerto, potrebbe concretizzarsi solamente nella prossima settimana, e comunque non senza conseguenze.
Infatti, l’impatto tra l’aria fresca atlantica e il caldo accumulato sulle pianure settentrionali potrebbe sfociare in fenomeni meteo estremi. Già sulle Alpi e sulle Prealpi si stanno osservando temporali di forte intensità, che rappresentano solo un assaggio di quello che potrebbe avvenire su scala più ampia. Il potenziale contrasto termico in Pianura Padana rischia di generare nubifragi, grandinate e raffiche di vento improvvise e distruttive.
Il fine settimana del 5 e 6 luglio potrebbe rappresentare un punto di svolta significativo. Secondo le proiezioni attuali, una perturbazione atlantica potrebbe riuscire a farsi strada verso il cuore dell’Europa centro-occidentale, aprendo la strada a un cambiamento più marcato nel Nord Italia. Questo non sarebbe solo un break temporaneo dal caldo, ma potrebbe anche rappresentare l’inizio di un nuovo assetto meteo su scala nazionale.
Non è escluso che il cambiamento coinvolga anche il Centro Italia, il Sud Italia e le Isole Maggiori. Alcuni modelli previsionali indicano che l’Anticiclone Africano, finora saldo e incontrastato, possa cominciare a indebolirsi. L’ingresso di una massa d’aria fredda nel Mediterraneo centrale potrebbe dare il via a una dinamica instabile su tutta la Penisola, con ripercussioni importanti anche sul lungo termine.
Tuttavia, questa inversione di tendenza potrebbe avere un prezzo. Dopo settimane di caldo opprimente, la transizione verso un regime più variabile potrebbe favorire fenomeni violenti, amplificati dal forte gradiente termico tra l’aria fresca in arrivo e quella surriscaldata già presente. Ci si attende quindi un’escalation di temporali intensi, nubifragi improvvisi e grandinate localmente devastanti. Questi episodi, tipici del periodo estivo ma potenziati dall’eccezionale anomalia termica, potrebbero avere effetti significativi sia a livello urbano che agricolo.
Il meteo italiano, quindi, si trova a un bivio: da una parte il persistere dell’estate africana, dall’altra la minaccia di un cambiamento tanto atteso quanto potenzialmente pericoloso.
