
Il meteo di questi ultimi giorni di Giugno si sta rivelando un vero e proprio assedio di calore per l’intera Italia, con temperature che superano abbondantemente i limiti stagionali. La colpa è di una persistente massa d’aria sahariana, che continua a investire la Penisola senza sosta. Il termometro, ormai da giorni, oscilla stabilmente attorno ai 40°C in molte zone del Paese, e la sensazione di afa sta rendendo ogni attività quotidiana faticosa e a tratti insostenibile.
La situazione più esasperante si registra proprio nel Nord Italia, dove la Val Padana è stretta nella morsa di un caldo opprimente. In particolare, le città della Lombardia, dell’Emilia Romagna e del Veneto stanno affrontando giornate e notti davvero insostenibili L’aria è secca e priva di movimento, il cielo resta sgombro di nuvole e il sole picchia senza tregua: un contesto che amplifica notevolmente il disagio termico e annulla qualsiasi possibilità di refrigerio naturale.
Nel Centro, il quadro meteo non è affatto più clemente. Roma, Firenze, e numerosi centri della Toscana e del Lazio sono tra i luoghi più colpiti da quest’ondata rovente. In città e nelle vallate interne, la temperatura si attesta stabilmente sui 39–40°C, mentre l’umidità contribuisce ad aumentare ulteriormente la percezione del calore. Le autorità continuano a lanciare appelli alla popolazione, raccomandando di limitare gli spostamenti, soprattutto tra mezzogiorno e le cinque del pomeriggio, e di proteggersi con abbigliamento leggero, occhiali da sole e cappelli.
La Sardegna vive giornate roventi, con un meteo ostile su tutta l’isola. Nelle province interne del Nuorese e del Campidano, il termometro tocca valori fino a 42°C, complice anche l’assenza di vento e l’insistenza del soleggiamento. Anche lungo le coste, dove solitamente si respira un po’ di aria marina, l’atmosfera resta bollente e poco ventilata. Il paesaggio appare quasi fermo, intrappolato in una calura che sembra non voler lasciare spazio nemmeno alle brezze estive.
Primi temporali
Scendendo al Sud, il meteo continua a proporre un clima torrido, anche se con punte meno estreme rispetto al Nord e al Centro. In regioni come Calabria, Puglia e Basilicata, soprattutto nelle aree interne lontane dal mare, i valori superano comunque i 36–38°C. Lungo le coste si registra una lieve attenuazione grazie a venti marini, ma l’afa resta predominante, alimentata da un’umidità elevata che rende il respiro pesante anche nelle prime ore del mattino.
Unica eccezione nel panorama meteo nazionale sono le Alpi e le Prealpi, dove il pomeriggio può portare qualche temporale improvviso, talvolta violento. Questi fenomeni, pur se localizzati, si manifestano con raffiche di vento, grandine e un temporaneo abbassamento delle temperature. Tuttavia, non si tratta di un vero cambiamento, poiché l’anticiclone africano resta saldamente posizionato sul Mediterraneo.
Venerdì 4 luglio: inizia a manifestarsi il cambiamento meteo
Secondo le proiezioni meteo aggiornate, la giornata di venerdì 4 Luglio potrebbe segnare un’inversione di tendenza. Un leggero indebolimento dell’alta pressione sul Nord Italia potrebbe favorire instabilità atmosferica e temporali sparsi. Il calo termico sarà lieve, ma rappresenterà comunque un segnale positivo, soprattutto per le zone più colpite dal caldo estremo.
Per un respiro più consistente dovremo attendere l’inizio della prossima settimana, quando alcune aree del Nord e del Centro potrebbero godere di un clima leggermente più sopportabile. Non si parlerà ancora di fresco, ma almeno di un meteo meno estremo, con temperature più vicine alle medie stagionali e un po’ di refrigerio dal caldo africano che, in questi giorni, sta mettendo a dura prova l’intero Paese.
