E di colpo eccoci nel caldo! Siamo solo all’inizio di Giugno, ma la situazione climatica lascia già intravedere condizioni meteo estreme, che stanno diventando sempre più tipiche negli ultimi anni. In fondo, avevate dubbi? Il quadro attuale descrive un clima infuocato, spinto da correnti africane bollenti, che si stanno dirigendo senza sosta verso l’Italia, portando con sé temperature roventi. Ma vediamo cosa potrebbe accadere.
I segnali sono chiari
I primi segnali di questa invasione di calore sahariano sono già ben evidenti: in Sardegna, i valori termici si avvicinano rapidamente alla soglia dei 40°C, mentre al Nord, in regioni come Lombardia, Piemonte e Veneto, si prevede che il termometro possa superare agilmente i 35°C.
Questo assalto africano non sarà però un evento isolato: oltre al sole incandescente, saranno frequenti i fenomeni temporaleschi violenti, tipici di un’Estate squilibrata, dove all’afa estenuante si affiancano improvvisi e intensi peggioramenti atmosferici.
Nuova avanzata dell’Alta Pressione africana sul Mediterraneo
I principali centri di calcolo meteorologico indicano chiaramente che la prima metà di Giugno sarà caratterizzata da un’intensa espansione dell’Alta Pressione africana. Questa massa calda e secca ha preso forma nei deserti dell’Algeria e ora si sta spingendo rapidamente verso il Mediterraneo centrale, coinvolgendo in pieno anche il territorio italiano. I modelli meteorologici e climatologici avevano già fiutato l’ipotesi ed eccola qui, servita su un piatto. Sole e caldo a lungo!
Giugno pesante, gli altri mesi…pure!
L’Estate, come è facile intuire, si preannuncia come una delle più estreme e difficili da interpretare degli ultimi decenni. Sebbene non sia ancora possibile stabilire con certezza l’intera traiettoria stagionale, le condizioni atmosferiche già osservate in questo inizio di Giugno lasciano presagire scenari record, sia in termini di durata che di intensità.
In particolare, la situazione sulle Alpi continua a presentare livelli di instabilità atmosferica, che potrebbero trasformarsi rapidamente in precipitazioni torrenziali, con rischi concreti di allagamenti e danni da vento. Al contrario, il Sud, insieme alle Isole Maggiori, si prepara ad affrontare un’estate dominata dalla siccità, con scarse piogge e temperature che potrebbero avvicinarsi o superare i 45°C, in contesti urbani già stressati da isole di calore persistenti. Insomma, due Italie che però sono due facce della stessa medaglia.
La soglia psicologica dei 50 gradi
Le simulazioni climatiche più recenti indicano con chiarezza che il raggiungimento, o persino il superamento, della soglia dei 50°C non è più solo una proiezione teorica. I modelli elaborati dalle principali agenzie meteorologiche, in sinergia con i dati forniti dai satelliti e dalle osservazioni al suolo, mostrano una tendenza ormai evidente: il riscaldamento climatico globale sta accelerando, soprattutto nell’area mediterranea.
Ci troviamo ovviamente di fronte a ondate di calore più frequenti, siccità estive più durature e nuovi record termici in arrivo. In questo contesto, l’Estate in entrata potrebbe rappresentare una svolta climatica storica, in grado di ridefinire i parametri meteo del nostro Paese, con effetti diretti su agricoltura, risorse idriche e salute pubblica.
Ma tornando a Giugno…
Il ritorno dell’Anticiclone africano sta dunque inaugurando un’altra stagione caratterizzata da caldo estremo e instabilità atmosferica imprevedibile. Le condizioni meteo attuali ricordano un copione già visto, ma questa volta interpretato in modo più drastico.
Intanto, i temporali estivi, spesso rapidi ma di estrema intensità, continueranno a colpire il Nord, accentuando la vulnerabilità del territorio a frane, smottamenti e grandinate. Un Giugno che, come vedere, già è ricco di fasi meteo davvero estreme. E siamo solo all’inizio, cari lettori…
