Fase super-calda protratta per almeno altri 5/6 giorni.
Questo è il responso del dato modellistico ultimo, con il Mediterraneo centrale e l’Italia costantemente interessati da un promontorio anticiclonico di matrice sub-tropicale, il quale continuerà a traghettare con sé e verso tutte le nostre regioni, aria molto calda proveniente dalle zone desertiche sahariane occidentali, quindi dall’entroterra marocchino-algerino.
Le temperature massime si porranno di parecchi gratis sopra media, soprattutto al Centro Sud, con picchi, anche per gran parte della prossima settimana, fino a 36/37°, ma anche localmente 38/39° o persino 40° su qualche pianura meridionale e insulare.
Il promontorio anticiclonico, tuttavia, presenterà delle defaillances, soprattutto in corrispondenza delle regioni settentrionali, dove permetterà infiltrazioni di correnti più umide provenienti dalla Francia e responsabili di più ricorrenti temporali su questi settori, anche forti, in particolare sulle aree alpine e prealpine ma, in diversi casi, in sconfinamento anche sulle pianure, sebbene, magari, non su tutte.
Locali temporali saranno possibili anche al Centro, specie in Appennino, e qualcuno da calura fino alla Campania, soprattutto sulle aree interne appenniniche, e su qualche rilievo calabrese, anche interno delle isole maggiori, ma qui in forma più occasionale e localizzata.
Dunque, ancora un’altra settimana, la prossima, di caldo importante su buona parte del territorio, in particolare al Centro Sud, ma anche con disturbi instabili via via crescenti all’orizzonte, specie per il Nord.
Attenzione, però, perchè, a partire soprattutto dalla seconda settimana di luglio, più in là per il Sud, magari dalla fine della prima decade, dalle simulazioni bariche dei maggiori centri di calcolo mondiali, traspare una svolta decisamente più significativa.
Il flusso instabile Nord-atlantico sembrerebbe osare con determinazione verso le medie latitudini, affondando con un cavo piuttosto ampio dal Mare del Nord verso l’Europa centrale e anche verso il Centro Nord Mediterraneo.
Se questa tendenza venisse confermata, si tratterebbe di un importante stop all’estate, con il promontorio nordafricano smantellato del tutto e con l’avvento di correnti umide e instabili, anche piuttosto fresche, Nord-atlantiche.
In riferimento alle precipitazioni, certamente queste aumenterebbero sulle regioni settentrionali, anche in parte su quelle centrali, specie appenniniche e temporaneamente anche adriatiche, meno al Sud e su aree tirreniche, ma anche qui con qualche opportunità in più di temporali.
Tuttavia, al di là del dato pluviometrico, sempre molto sfuggente a lunga distanza ed, eventualmente, da valutare a più stretto giro, se venissero confermate le dinamiche bariche simulate nelle ultime ore per il periodo 7-15 luglio, la calura di questi giorni diverrebbe un ricordo.
Il campo termico, infatti, si abbasserebbe su tutta l’Italia, portandosi un po’ ovunque verso le medie e, magari, per qualche fase localmente anche sotto media, quindi con refrigerio generale e significativo stop all’estate.
Per il momento, si tratta di mera tendenza simulata solo nelle ultime ore dai centri di calcolo, ma, va precisato, in modo piuttosto univoco, per cui evoluzione certamente da monitorare per la seconda settimana di luglio. Ci aggiorneremo quotidianamente su questa nuova, importante tendenza nel medio-lungo termine.
