Il Nord si scalda, il Sud resiste
Secondo gli ultimi aggiornamenti modellistici del centro di calcolo europeo ECMWF, l’Anticiclone in arrivo avrà il proprio fulcro tra la Francia, la Svizzera e il Nord Italia, in particolare sulle regioni più occidentali della Penisola. Questa disposizione spaziale favorirà un’intensificazione del caldo su tutto l’arco alpino centro-occidentale, spingendo le temperature su valori decisamente elevati per il periodo.
Le zone che sperimenteranno i picchi termici più marcati saranno Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana occidentale e parte dell’Alto Lazio. In questi settori, dove l’influenza diretta dell’Anticiclone sarà maggiore, i termometri potrebbero raggiungere agevolmente i 32°C, con punte anche superiori in condizioni di assenza di ventilazione e con cieli completamente sereni.
La stabilità atmosferica su queste aree sarà notevole, grazie alla compressione dell’aria indotta dalla Alta Pressione, che impedirà lo sviluppo di nubi convettive e manterrà un dominio assoluto del sole, soprattutto nella fascia pomeridiana.
Zero termico altissimo sulle Alpi: i ghiacciai sotto pressione
Uno degli effetti collaterali di questa risalita anticiclonica sarà la marcata anomalia del calore in quota. In particolare, sulle Alpi si registrerà un innalzamento notevole dello zero termico, la quota oltre la quale l’atmosfera non congela più nemmeno di notte.
Le ultime simulazioni indicano che, tra Venerdì 30 Maggio e Domenica 1° Giugno, questa soglia potrebbe raggiungere valori eccezionali, oscillando tra i 4200 e i 4400 metri. Tali livelli rappresentano una seria minaccia per la tenuta dei ghiacciai alpini, già fortemente compromessi da anni di sovraesposizione al calore e alla scarsità di neve duratura.
Questo tipo di configurazione atmosferica non è raro nei mesi più caldi, ma a fine Maggio è sicuramente un evento quantomai precoce. L’aumento delle temperature in quota comporta anche una più rapida fusione della neve residua, riducendo la riserva idrica e accelerando fenomeni di instabilità dei versanti montuosi.
Il Sud resta ai margini: fresco e nuvole sull’Adriatico
Se il Centro-Nord si appresta a vivere giornate dal sapore pienamente estivo, le regioni meridionali e l’area del medio-basso Adriatico rimarranno più esposte all’influenza di correnti fresche e instabili che scorreranno lungo il bordo orientale dell’Anticiclone.
Questa componente dinamica impedirà al caldo di prendere pieno possesso del Sud Italia, mantenendo condizioni più variabili, con alternanza di sole e annuvolamenti anche compatti, specialmente tra la Puglia, la Basilicata, la Calabria ionica e la Sicilia orientale.
Le temperature in queste zone saranno decisamente più contenute, difficilmente oltrepassando i 26-27°C durante le ore centrali della giornata. Inoltre, il rischio di isolati fenomeni temporaleschi, seppur brevi e localizzati, non sarà completamente escluso, specie nelle ore pomeridiane lungo i rilievi e nelle aree interne.
Nuovo cambio a inizio Giugno
Nonostante l’imminente fase calda e soleggiata, i modelli previsionali lasciano già intravedere un possibile cambiamento del tempo nella prima parte della prossima settimana. A partire da Lunedì 2 Giugno, l’approssimarsi di una saccatura atlantica potrebbe determinare un deterioramento delle condizioni atmosferiche, specialmente sulle regioni settentrionali.
Questo nuovo impulso perturbato porterebbe con sé un abbassamento delle temperature, un incremento dell’umidità e la possibilità di rovesci e temporali, anche intensi, in particolare sull’arco alpino e sull’alta Pianura Padana. In questa fase, l’Anticiclone subirebbe un ridimensionamento, ritirandosi verso l’Atlantico e lasciando campo libero a masse d’aria più instabili. Tutto positivo per i ghiacciai, ma il meteo bollente è davvero dietro l’angolo…
