Elementi che rappresentano l’essenza stessa della stagione primaverile, in cui il tempo sembra voler cambiare umore più volte nel corso della giornata. Maggio, almeno fino a oggi, si è comportato secondo copione, restituendoci quella dinamicità tipica del periodo. E non sembrano esserci segnali di un’imminente inversione di tendenza: tutto lascia pensare che, anche nelle prossime tre settimane che ci separano dall’inizio dell’estate meteorologica, la situazione possa rimanere movimentata, per non dire potenzialmente burrascosa.
Guardando all’orizzonte dei prossimi giorni, ma volendo anche delle prossime settimane, ciò che emerge è una marcata tra masse d’aria di diversa estrazione. Da un lato, quello meridionale, vi saranno tentativi di ingerenza da parte dell’aria caldo umida subtropicale. Dall’altro lato, quello settentrionale, un’insolita circolazione fredda che si espanderà verso sud puntando minacciosamente il Mediterraneo e quindi anche le nostre regioni.
Il vero nodo critico, in questa dinamica, è rappresentato proprio dai contrasti termici estremi che potrebbero scatenarsi. Lo scontro tra l’aria caldissima che risale dal Nord Africa e quella più temperata ma carica di umidità di origine atlantica crea una configurazione potenzialmente esplosiva. Una combinazione che potrebbe sfociare, in tempi rapidi o in modo più graduale, nella manifestazione del lato più inquietante del meteo di maggio: i temporali violenti, spesso improvvisi, capaci di portare con sé raffiche di vento, grandinate e precipitazioni torrenziali.
Negli ultimi anni, il bacino del Mediterraneo, così come molte altre aree d’Europa, ha registrato un’escalation preoccupante di fenomeni meteo estremi, segno evidente di un processo di estremizzazione climatica ormai in atto. Si parla di anomalie termiche marcate, ma anche di piogge concentrate in brevi periodi, il tutto con un impatto tutt’altro che piacevole sotto vari punti di vista.
In questo contesto, i temporali primaverili rappresentano una delle espressioni più concrete e pericolose di tale tendenza, motivo per cui è fondamentale restare allerta. Il mese è ancora lungo, e i prossimi venti giorni potrebbero regalarci più di una sorpresa meteo, spesso tutt’altro che piacevole.
