(METEOGIORNALE.IT) Inviato da un lettore. Rivisto dalla redazione.
Appena sono sbarcato a SANTORINI, ho sentito subito quel profumo salmastro del Mar Egeo, che ti abbraccia come un vecchio amico. Questa perla delle Cicladi, nel cuore della Grecia, non è solo una meta da cartolina: è un’emozione viva, fatta di colori accesi, silenzi profondi e scorci che sembrano dipinti.
Dove si trova e cosa rende unica Santorini
SANTORINI, conosciuta anche come Thira, si trova nella parte meridionale dell’arcipelago delle Cicladi, nel cuore del Mar Egeo. La sua origine vulcanica le conferisce una geografia davvero particolare: una caldera sommersa, residuo di un’antichissima eruzione, abbracciata da pareti di roccia che sembrano emergere direttamente dal blu più intenso che io abbia mai visto.
Le città principali – Fira, Oia, Imerovigli e Firostefani – si aggrappano alle scogliere, creando un contrasto ipnotico tra le case bianche, i tetti azzurri e il profondo blu del mare. È impossibile non rimanere affascinati da questo equilibrio perfetto tra natura selvaggia e architettura cicladica.
Un clima perfetto per ogni stagione
Una delle prime cose che mi ha colpito è stato il clima: asciutto, luminoso, decisamente mite. Da aprile a ottobre, il sole domina incontrastato e la pioggia è quasi un miraggio. Le temperature oscillano tra i 22 e i 30 gradi durante l’estate, mentre l’inverno resta piacevolmente fresco, con massime intorno ai 15 gradi. Questo rende SANTORINI una destinazione ideale praticamente tutto l’anno.
Le serate sono fresche e ventilate, e nonostante il caldo diurno, non si ha mai quella sensazione opprimente tipica di altre mete estive. Il clima secco permette di godere di lunghissime passeggiate, anche nei mesi più caldi, tra sentieri che si affacciano sulla caldera o vicoli profumati di bougainvillea.
Geografia mozzafiato e bellezze naturali
La vera protagonista dell’isola è la caldera, che si estende maestosa di fronte alle scogliere. Dalla terrazza del mio hotel a Imerovigli, mi perdevo ogni giorno in quel panorama dove cielo e mare si fondono in un abbraccio eterno. All’orizzonte, le isole minori – Nea Kameni e Palea Kameni – ricordano l’attività vulcanica ancora viva sotto la superficie.
Le spiagge di Santorini sono tutt’altro che convenzionali. Dimenticate le distese sabbiose dorate: qui si trovano lidi vulcanici neri, rossi o grigi, come Perissa, Kamari o la spettacolare Red Beach, incorniciata da pareti rocciose color porpora che si tuffano nel mare cristallino.
Svago tra cultura, mare e cucina
Ogni angolo dell’isola offre opportunità di svago, che vanno ben oltre il classico relax balneare. A Fira, ho passeggiato tra boutique artigianali, gallerie d’arte contemporanea e ristorantini con terrazze panoramiche. A Oia, ho assistito a uno dei tramonti più famosi del mondo, insieme a centinaia di altri viaggiatori in silenziosa contemplazione.
Il trekking tra Fira e Oia è un’esperienza da non perdere: un sentiero panoramico di circa 10 km che attraversa paesaggi spettacolari, antiche cappelle, scogliere a picco e viste da capogiro. Un percorso che parla al cuore, dove ogni passo regala una nuova emozione.
Chi ama la storia, non può perdersi il sito archeologico di Akrotiri, un’antica città minoica sepolta da ceneri vulcaniche e perfettamente conservata, spesso paragonata a Pompei.
La gastronomia è un viaggio nel viaggio. Ho assaporato piatti semplici ma intensi: il fava, crema di legumi tipica dell’isola, il kleftiko (agnello cotto lentamente in forno), il pesce appena pescato e ovviamente il vino. I vitigni locali, come l’Assyrtiko, crescono su suoli vulcanici e regalano vini minerali, freschi e profumati. Una degustazione nelle cantine locali, affacciate sul mare, è un momento di puro godimento.
Il fascino dei villaggi e l’accoglienza greca
Ogni villaggio ha una sua anima. Pyrgos, l’antica capitale, si sviluppa su una collina e conserva un’atmosfera autentica, con case in pietra, piccoli cortili e gatti che dormono all’ombra. Emporio, invece, è un labirinto di vicoli medievali, perfetto per chi cerca angoli nascosti e silenzi profondi.
La gente di Santorini è calorosa, gentile, sempre pronta a raccontare storie, offrire un bicchiere di vino o indicare una taverna lontana dal turismo di massa. Questa ospitalità sincera è forse ciò che più mi è rimasto nel cuore.
Santorini non è solo una destinazione: è un sentimento, un ricordo che resta, un luogo dell’anima. E ogni volta che guardo una foto di quelle case bianche sul mare, sento ancora il profumo del timo selvatico, il vento caldo tra i capelli e quella sensazione di essere, per un momento, parte di qualcosa di eterno. (METEOGIORNALE.IT)
