Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione
Quando ho deciso di partire per il PORTOGALLO, non avevo previsto che COIMBRA avrebbe rapito così intensamente la mia immaginazione. Situata nella regione centrale del paese, tra PORTO e LISBONA, questa città universitaria si affaccia con eleganza sul fiume Mondego, svelando il suo fascino antico a ogni passo.
Dove si trova Coimbra e come si presenta
COIMBRA sorge su un colle che domina la riva destra del Mondego, il fiume più lungo interamente portoghese. La città si sviluppa tra dolci colline e vallate punteggiate di ulivi, vigneti e boschetti mediterranei. A nord si aprono i rilievi della Serra do Buçaco, mentre a sud la pianura si allarga dolcemente verso l’oceano ATLANTICO.
Arrivare qui significa entrare in un mondo dove passato e presente si abbracciano. L’ingresso nella parte alta della città, la cosiddetta Alta, è come varcare una soglia temporale: si sale tra vicoli stretti, strade acciottolate, archi in pietra e palazzi secolari. Ogni angolo racconta una storia, ogni facciata conserva l’eco di una vita vissuta.
La geografia di un sapere radicato nella pietra
Il cuore pulsante di COIMBRA è senza dubbio la sua università, tra le più antiche d’Europa, fondata nel 1290. Situata in cima alla collina, l’Universidade de Coimbra domina la città con i suoi edifici storici, i chiostri silenziosi e la splendida Biblioteca Joanina, un capolavoro barocco che custodisce oltre 300.000 volumi antichi.
Passeggiando nel Pátio das Escolas, dove risuonano i passi degli studenti, si percepisce il peso del sapere e della tradizione. Ogni pietra qui sembra sussurrare versi poetici, formule matematiche, dispute filosofiche. L’intero campus è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2013, a testimonianza del suo valore culturale universale.
La geografia urbana si organizza in due anime: la già citata Alta, residenza storica degli studenti, e la Baixa, più commerciale e moderna, attraversata da caffè, librerie, botteghe artigiane e vivaci mercatini.
Il clima mite che ispira il cuore
Una delle prime cose che ho notato è stata la luce: quella calda, avvolgente e quasi dorata che accarezza i tetti in tegole rosse, le facciate bianche e i balconi fioriti. Il clima di Coimbra è tipicamente mediterraneo oceanico, con inverni miti e piovosi, ed estati calde ma temperate grazie alla vicinanza del mare.
A gennaio la temperatura media si aggira attorno agli 11°C, mentre in luglio e agosto supera i 25°C, con punte che sfiorano i 35°C nelle giornate più torride. Tuttavia, una brezza leggera e costante rende le passeggiate sempre piacevoli, anche nei mesi più caldi. I tramonti sono un’esperienza a sé: il cielo si colora di rosa e arancio, riflettendosi dolcemente sul Mondego.
Primavera e autunno sono, a mio avviso, i momenti ideali per visitare la città. La natura esplode in mille tonalità, e l’atmosfera diventa quasi magica, con i canti dei passeri a fare da sottofondo alle camminate tra i giardini botanici e le rive del fiume.
Le opportunità di svago tra cultura, natura e musica
Nonostante il suo spirito profondamente accademico, COIMBRA è tutto fuorché noiosa. Anzi, offre un’ampia varietà di esperienze capaci di soddisfare ogni tipo di viaggiatore.
Di giorno ci si può perdere nei musei, come il Museu Nacional Machado de Castro, che ospita opere d’arte e resti archeologici di epoca romana. Si può visitare l’antico acquedotto romano o esplorare il maestoso Mosteiro de Santa Clara-a-Velha, parzialmente sommerso dalle acque ma ancora affascinante nella sua rovina.
Per chi ama la natura, il Jardim Botânico da Universidade de Coimbra, uno dei più antichi del Portogallo, è una vera oasi di pace. Qui si passeggia tra palme, bambù giganti, laghetti e serre tropicali, respirando un’aria profumata di eucalipto e camelia.
Ma è la musica a costituire il battito emozionale della città. Ogni sera, nei vicoli dell’Alta o nei locali più intimi della Baixa, si può ascoltare il fado de Coimbra, un genere musicale distinto dal più famoso fado di LISBONA. Qui sono solo gli uomini, spesso studenti, a esibirsi con chitarre classiche e abiti accademici, cantando d’amore e nostalgia con una profondità struggente. Partecipare a uno di questi concerti è entrare nel cuore stesso dell’anima portoghese.
Il fascino discreto dei riti accademici
Un altro aspetto che rende COIMBRA unica è il suo rapporto viscerale con la tradizione universitaria. Gli studenti qui indossano ancora il traje académico, l’uniforme nera con mantello, quasi a evocare un mondo alla Harry Potter. Ma non è folklore: è parte di un’identità radicata.
A maggio, durante la Queima das Fitas, la città si trasforma in un’esplosione di colori, musica e festeggiamenti. È la cerimonia di fine studi, quando ogni facoltà sfoggia un colore diverso, e gli studenti sfilano per le vie in un clima di gioia collettiva che coinvolge anche chi, come me, osserva da esterno con ammirazione.
Ma anche in periodi più tranquilli, la vita studentesca è palpabile: nei caffè, nelle librerie, nei cortili delle residenze. Ho scambiato parole con giovani provenienti da ogni parte del mondo, uniti dall’amore per la conoscenza e dalla magia senza tempo di questo luogo.
L’incanto di un tempo che scorre lento
A COIMBRA il tempo sembra avere un altro ritmo. Qui si può camminare senza meta, lasciandosi sorprendere da una piazzetta nascosta, da un artista di strada, da un panorama che si apre all’improvviso sulla valle. Si può sedere in un caffè, sorseggiare un bica (il tipico espresso portoghese) e osservare la vita che scorre con grazia, tra il suono delle campane e le note del fado.
Ed è proprio questa lentezza, questo modo delicato di vivere, che rende Coimbra così speciale. Non è una città da visitare in fretta: è un luogo da ascoltare, da sentire sulla pelle, da respirare lentamente.
Chi cerca grandi monumenti o attrazioni turistiche urlate potrebbe restare deluso. Ma chi ha occhi per cogliere la bellezza nascosta, chi ha voglia di perdersi per ritrovarsi, scoprirà in COIMBRA un tesoro che lascia un segno profondo.
