Il promontorio anticiclonico subtropicale, che su alcune regioni ha garantito condizioni stabili e miti durante il weekend, è pronto a cedere bruscamente di fronte all’arrivo di un intenso affondo ciclonico nord-atlantico, in discesa sull’Europa occidentale.
Proprio questa dinamica sarà il preludio di un cambiamento radicale del quadro meteorologico. L’affondo della saccatura verso il cuore del Mediterraneo centrale favorirà l’ingresso di aria più fredda e instabile, che andrà a scontrarsi con la massa d’aria calda già presente sul territorio italiano. Questo contrasto di masse d’aria, differenti per origine e caratteristiche termiche, rappresenta la scintilla per l’avvio di una fase atmosferica ben più turbolenta. Il primo impatto è stato avvertito soprattutto sul Nordovest, dove si sono verificati fenomeni intensi, con nubifragi localizzati, e grandinate di una certa intensità. Non è da escludere la comparsa di nevicate sulle Alpi oltre i 1600-1800 metri, chiaro segnale di un calo delle temperature in quota.
Con il passare delle ore, l’instabilità tenderà ad estendersi, entro metà settimana, anche le regioni centrali tirreniche e la Sardegna, dove si attendono fenomeni talvolta anche violenti. La disposizione delle correnti in quota, associata a un marcato gradiente termico, favorirà lo sviluppo di temporali di tipo primaverile, più frequenti nelle ore pomeridiane e nelle zone interne collinari e montuose.
Tutto fa pensare che l’intera settimana di Pasqua sarà fortemente influenzata da una condizione di elevata instabilità atmosferica, con rapide alternanze tra fasi perturbate e brevi schiarite, mai realmente durature. I più recenti aggiornamenti dei modelli matematici europei ed americani, che inizialmente mostravano scenari contrastanti, stanno convergendo verso una visione comune, che prevede una Pasqua 2025 instabile, localmente perturbata, e caratterizzata da una vivace dinamicità meteorologica.
La presenza di un flusso atlantico vivace, il cui asse potrebbe collocarsi proprio nei pressi dell’Italia centrale e meridionale, lascia prevedere precipitazioni diffuse, temporali intensi, e anche fenomeni grandinigeni, soprattutto lungo le dorsali appenniniche e nei settori più esposti ai venti umidi occidentali.
La settimana pasquale del 2025 si configura, quindi, come una delle più dinamiche e instabili degli ultimi anni, secondo le proiezioni attuali fornite dai più autorevoli centri di calcolo meteorologici internazionali.
