La primavera nel pieno del suo corso mostra il suo volto più instabile e imprevedibile, in un continuo gioco di contrasti atmosferici che rendono ogni giornata diversa dalla precedente. Il quadro meteorologico è dominato da un’alternanza rapida tra fasi più miti e assaggi di maltempo che richiamano i mesi freddi.
Negli ultimi giorni si è tentato un timido ritorno alla stabilità, con un promontorio anticiclonico che ha cercato di espandersi verso il Mediterraneo centrale, nel tentativo di arginare gli effetti di un periodo ciclonico che ha colpito duramente l’intero territorio italiano. Tuttavia, questa parvenza di tranquillità si è rivelata fragile. Il sole è tornato a splendere su molte zone della Penisola, regalando un deciso rialzo termico, soprattutto nelle regioni interne del Centro-Sud, dove le temperature hanno raggiunto livelli ben oltre la media stagionale. Ma questa primavera anticipata è destinata a durare poco.
Una nuova perturbazione atlantica ha già cominciato a farsi sentire, soprattutto sul Nordovest, portando con sé un peggioramento repentino delle condizioni atmosferiche. Temporali intensi, nubifragi e grandinate sono in agguato, in particolare su Piemonte, Liguria e Lombardia occidentale, segno evidente che il Nord Atlantico non ha intenzione di concedere tregua. L’instabilità sarà ancora una volta la protagonista assoluta e continuerà ad accompagnarci anche nei prossimi giorni, andando ben oltre il fine settimana e influenzando l’inizio della Settimana Santa.
Secondo alcuni modelli meteorologici internazionali di riferimento, come l’americano GFS e l’europeo ECMWF, si inizia a delineare una nuova ondata instabile proprio nel cuore delle festività pasquali. Le previsioni suggeriscono la possibile discesa di un affondo ciclonico oceanico tra Pasqua e Pasquetta, che potrebbe riportare il maltempo su gran parte del territorio italiano. Tuttavia, non tutti i modelli concordano su questo scenario. Alcune proiezioni mostrano la possibilità di una risalita dell’Anticiclone Africano, capace di garantire un miglioramento temporaneo. Ma anche in questo caso, si tratterebbe di una stabilità precaria, destinata a cedere nuovamente sotto la pressione delle perturbazioni atlantiche, sempre pronte a riaffacciarsi con prepotenza.
Lo scenario successivo alle festività pasquali, in avvicinamento al ponte del primo maggio, appare tutt’altro che rassicurante. La tendenza meteo sembra orientata verso una nuova fase instabile, caratterizzata da rovesci improvvisi, temporali pomeridiani, grandinate violente e persino da un possibile calo delle temperature in alcune zone. La seconda metà di aprile e l’inizio di maggio saranno verosimilmente segnati da una forte variabilità climatica, con giornate capaci di sorprendere anche i più esperti, in un contesto che continuerà a mettere alla prova chi spera in una vera e propria primavera stabile.
