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Optimum climatico medioevale: fase meteo calda ma non come oggi

Giuseppe Proietti di Giuseppe Proietti
27 Apr 2025 - 13:50
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Ad Premiere, Meteo News
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Andamento climatico degli ultimi 2000 anni. Fonte: WIKIPEDIA

 

(METEOGIORNALE.IT) Chi di voi conosce l’Optimum climatico medievale? Questa parentesi meteo climatica si estese per circa mezzo millennio, abbracciando il periodo compreso tra il IX secolo e il XIV secolo. A dominare fu un riscaldamento progressivo che si manifestò soprattutto sulle regioni settentrionali dell’Oceano Atlantico, coinvolgendo in particolare l’Europa. Ma occhio a non trarre facili conclusioni: la ricostruzione dettagliata di ciò che accadde in quegli anni è ancora oggi oggetto di approfonditi dibattiti scientifici.

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Un’Europa medievale mite, ma solo in Estate

Secondo le teorie più diffuse e supportate da fonti documentali, durante questo intervallo meteorologico, i mesi estivi portarono con sé temperature più elevate rispetto ai secoli precedenti. Il caldo estivo determinò lo scioglimento parziale dei ghiacci che fino ad allora avevano dominato le coste settentrionali. Zone prima inospitali divennero accessibili, stimolando migrazioni, coltivazioni e nuove esplorazioni.

 

Il riscaldamento fu particolarmente evidente sulle sponde del Nord Atlantico, mentre su altri continenti, il meteo caldo si manifestò in fasi temporali diverse. Questo suggerisce che l’Optimum climatico medievale non fu un fenomeno globale omogeneo, ma variabile a seconda delle aree geografiche.

 

Attività umane

Durante questo periodo, alcune attività agricole e insediative trovarono nuove possibilità grazie al mutato scenario meteorologico. Nel Sud dell’Inghilterra, ad esempio, si iniziò a coltivare la vite, attività oggi sorprendente per quella latitudine. Nello stesso arco temporale, popolazioni nordiche come i Vichinghi raggiunsero e si stabilirono in Groenlandia meridionale, terra che allora offriva condizioni più miti rispetto a quelle odierne.

 

Eppure, questo periodo caldo non fu privo di contraccolpi: si verificarono siccità prolungate sia in Europa sia nella parte nord-orientale dell’attuale Nord America. Analisi sui sedimenti fluviali della valle del fiume Hudson hanno svelato fasi estese di assenza di piogge, riconducibili proprio al periodo più caldo del Medioevo.

 

Dati e confronti: le temperature di ieri e di oggi

Studi provenienti da diversi centri di ricerca internazionali, che si concentrano soprattutto sull’Inghilterra, indicano che la temperatura media di quell’epoca era di 4-5 decimi di grado inferiore rispetto a quella registrata oggi. Questo dato è comunque significativo, poiché suggerisce quanto già allora le condizioni fossero insolitamente miti, anche se ancora inferiori rispetto alle attuali. Ciò non toglie come ora il caldo sia il maggiore da secoli e secoli!

 

Gli ultimi rapporti pubblicati da organismi come il NOAA e altri enti climatologici mostrano come oggi le temperature globali abbiano superato in modo netto quelle dell’Optimum climatico medievale. Anche se, come affermato in precedenti analisi, da circa un decennio la temperatura media terrestre tende a stabilizzarsi, resta forte la preoccupazione scientifica per la direzione di crescita che il termometro globale continua a indicare.

 

Prima mite poi la PEG

Durante l’Optimum medievale, le coste occidentali dell’Irlanda e dell’Inghilterra sembravano godere di una maggiore tranquillità atmosferica. Le tempeste, a quanto pare, erano rare, tanto che numerose comunità costruirono villaggi lungo i litorali.

 

Ma ecco che, con il ritorno a condizioni meteorologiche meno stabili e l’arrivo della Piccola Era Glaciale, i venti e le mareggiate ripresero vigore. Le popolazioni furono quindi costrette ad abbandonare le zone costiere per rifugiarsi nell’entroterra, dove il meteo era più clemente e le costruzioni meno esposte ai danni.

 

L’intero periodo dell’Optimum climatico medievale, pur essendo stato favorevole in molti casi, rappresenta un chiaro esempio di quanto le oscillazioni termiche e le variazioni meteo anche moderate possano modellare la storia dei popoli e la geografia degli insediamenti. La bellezza della ricostruzione climatica, che ci dà tantissime informazioni di un’epoca remota. (METEOGIORNALE.IT)

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