Non è raro, infatti, che durante le sue prime settimane si alternino giornate miti e soleggiate ad improvvisi ritorni del freddo, piogge intense e persino nevicate fuori stagione.
Anche quest’anno il copione sembra destinato a ripetersi, con un nuovo episodio atmosferico che promette di riportare condizioni tipicamente invernali su buona parte del nostro Paese.
A partire da domenica 6 aprile, infatti, si prevede l’arrivo di una poderosa irruzione di aria gelida di origine artica, che scenderà rapidamente dal Polo Nord per interessare inizialmente l’Europa orientale e successivamente anche il bacino del Mediterraneo, Italia inclusa.
Le temperature subiranno un tracollo significativo, con valori che potrebbero attestarsi tra gli 8 e i 10 gradi al di sotto delle medie climatiche del periodo. Una variazione che sarà percepita in modo marcato soprattutto durante la notte e nelle prime ore del mattino, quando in molte località del Centro-Nord si registreranno minime prossime o addirittura inferiori ai 5°C.
Questo affondo artico, tuttavia, non si limiterà a un semplice raffreddamento, ma potrebbe avere anche ripercussioni sul piano della dinamica atmosferica. L’interazione tra l’aria fredda in discesa dal Nord e le masse d’aria più miti e umide presenti sul Mediterraneo potrebbe infatti favorire la formazione di un ciclone nei nostri mari.
Un simile scenario aprirebbe la porta a una fase di tempo molto instabile e potenzialmente perturbato, con la possibilità di fenomeni anche intensi. I forti contrasti termici, tipici delle configurazioni atmosferiche invernali, potrebbero infatti generare temporali violenti, grandinate e addirittura nuove nevicate fino a quote molto basse per il mese di aprile.
Le aree che al momento sembrano più esposte a questi fenomeni sarebbero le regioni del medio-basso versante adriatico, il Sud Italia e la Sicilia. Ma l’intero territorio nazionale potrebbe comunque risentire dell’instabilità, almeno a fasi alterne.
Le proiezioni a medio termine, infatti, lasciano intravedere un quadro meteorologico improntato a una notevole variabilità almeno fino alla metà del mese, con temperature che continueranno a mantenersi inferiori alle medie del periodo su molte aree della Penisola.
In conclusione, quello che ci attende nei prossimi giorni non sarà un semplice episodio di maltempo, ma una vera e propria recrudescenza delle condizioni invernali, capace di stravolgere bruscamente l’andamento climatico primaverile.
Un promemoria, questo, della natura imprevedibile e affascinante del nostro clima, che in primavera può ancora riservare sorprese gelide e spettacolari.
