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Bomba di NEVE sulle Alpi: previsto oltre 1 Metro e Mezzo di quella ROSSA

Una significativa ondata di maltempo porterà accumuli nevosi imponenti sulle Alpi centro-occidentali. Dettagli su quote, tempistiche e il cruciale avviso sul rischio valanghe

Federico Russo di Federico Russo
15 Apr 2025 - 10:30
in A La notizia del giorno, Alla Prima Pagina Meteo, Meteo News
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L’Italia si prepara ad affrontare una fase meteorologica decisamente dinamica, caratterizzata da una serie di perturbazioni atlantiche che porteranno condizioni di marcato maltempo su diverse regioni.

 

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L’attenzione degli esperti e degli appassionati di montagna è però catalizzata dalle previsioni per l’arco alpino, dove, a partire dalle prossime ore e con un picco atteso tra Martedì 15 e Giovedì 17 Aprile 2025, si prevede un evento nevoso di notevole intensità. Gli ultimi aggiornamenti modellistici confermano la possibilità di accumuli estremamente abbondanti, una notizia rilevante sia per l’ambiente sia per la sicurezza in montagna.

 

Analisi Previsionale: Quantitativi e Quote Neve

Il fulcro dell’ondata di maltempo, per quanto riguarda le nevicate, è previsto tra martedì e giovedì. In questo lasso di tempo, una successione di fronti perturbati investirà le Alpi, determinando precipitazioni persistenti e intense. Le aree maggiormente interessate da accumuli significativi saranno quelle centro-occidentali, con particolare riferimento ai settori alpini di Piemonte e Valle d’Aosta.

 

Le proiezioni indicano la possibilità concreta di accumuli di neve fresca che potrebbero superare il metro e mezzo (150 cm) al di sopra dei 1800-2000 metri di quota. È importante sottolineare che, durante le fasi più intense delle precipitazioni, associate a un calo termico temporaneo, il limite delle nevicate potrebbe scendere temporaneamente fino a 1500-1600 metri, imbiancando così anche quote di media montagna.

 

Benefici Ambientali: Una Risorsa Preziosa per i Ghiacciai e le Riserve Idriche

Sebbene l’arrivo del maltempo possa creare disagi, queste copiose nevicate rappresentano un evento estremamente positivo per l’ecosistema alpino. La neve accumulata andrà a rimpinguare significativamente la copertura nevosa sui ghiacciai, contribuendo a rallentarne la fusione estiva. Inoltre, costituirà una fondamentale riserva idrica che verrà rilasciata gradualmente durante i mesi più caldi, alimentando corsi d’acqua e falde, risorsa indispensabile per l’agricoltura, la produzione di energia idroelettrica e l’approvvigionamento idrico civile.

 

Allerta Valanghe: Rischio Elevato Oltre i 1800 Metri

L’altra faccia della medaglia di nevicate così abbondanti e concentrate in un breve lasso di tempo è l’inevitabile e marcato aumento del pericolo valanghe. La rapida deposizione di grandi quantità di neve fresca su un manto preesistente, magari non consolidato, crea condizioni di forte instabilità. Il peso della nuova neve può facilmente superare la capacità di tenuta degli strati sottostanti, innescando valanghe spontanee o provocate anche da un minimo sovraccarico (come il passaggio di uno sciatore o escursionista).

 

Si raccomanda la massima prudenza: È fortemente consigliato evitare qualsiasi attività al di fuori delle aree sciistiche controllate e messe in sicurezza (piste da sci), specialmente al di sopra dei 1800 metri di quota. Questo include escursioni con ciaspole, scialpinismo, freeride, alpinismo su canali nevosi o cascate di ghiaccio. Il rischio associato a queste attività nei prossimi giorni sarà molto elevato. Si invita a consultare sempre i bollettini valanghe ufficiali (come quelli di AINEVA o dei servizi regionali) prima di pianificare qualsiasi uscita in ambiente innevato.

 

Possibile Fenomeno Associato: La “Neve Rossa“

Contestualmente a questa fase perturbata, non è da escludere la comparsa del fenomeno della “neve rossa” o “rosa”. Questo evento, non così infrequente sulle Alpi, si verifica quando un sistema ciclonico richiama intense correnti di Scirocco dai quadranti meridionali. Se la depressione ha origine a latitudini sufficientemente basse (Nord Africa), questi venti possono trasportare significative quantità di pulviscolo desertico dal Sahara fino alle nostre latitudini. Queste particelle sabbiose vengono poi incorporate nelle precipitazioni (pioggia o neve), conferendo alla neve depositata al suolo una caratteristica colorazione rossastra o giallastra.

 

Conclusioni e Raccomandazioni

Ci attendono giorni di tempo perturbato con nevicate di eccezionale portata sull’arco alpino centro-occidentale, un evento benefico per le riserve idriche ma che innalza criticamente il livello di pericolo valanghe. È fondamentale adottare un comportamento responsabile, privilegiando la sicurezza ed evitando attività rischiose in alta quota fuori dalle zone controllate. Vi consiglio di tenervi costantemente aggiornati tramite i bollettini meteorologici e valanghe ufficiali.

 

Federico Russo – Meteorologo

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