Il meteo negli Stati Uniti sta vivendo un’escalation drammatica di eventi estremi. Una serie di tornado devastanti ha colpito un’ampia fascia del Paese, dalla parte orientale del Texas fino all’Ohio, causando almeno sette vittime e ferite a otto persone. Secondo quanto riferito dal National Weather Service (NWS), sono stati segnalati almeno 15 tornado in quattro Stati, con centinaia di migliaia di abitazioni rimaste senza elettricità.
Il sistema meteorologico responsabile è estremamente potente e, secondo gli esperti, potrebbe ristagnare nel cuore degli Stati Uniti nei prossimi giorni, innescando nuove piogge torrenziali e tornado su aree già inondate. Il NWS ha lanciato un allarme: si tratta solo dell’inizio di un evento catastrofico multi-giornaliero, che potrebbe entrare nella storia per l’intensità delle piogge.
Gravi inondazioni “generazionali” sono attese in Arkansas, Missouri, Tennessee e Mississippi, con previsioni di accumuli fino a 381 mm di pioggia entro il weekend. L’agenzia ha classificato la situazione con un livello di rischio 4 su 5, una valutazione molto rara che, in media, viene assegnata a soli 10-12 eventi meteorologici l’anno.
Tra le conseguenze più gravi, il Dipartimento della Salute del Tennessee ha confermato due decessi dovuti al maltempo nelle contee di McNairy e Obion, mentre quattro persone sono rimaste ferite nella contea di Craighead, in Arkansas, e altre quattro sono rimaste colpite, una in condizioni critiche, dopo il crollo di una chiesa a Ballard County, Kentucky.
Questa ondata distruttiva di maltempo arriva mentre il Colorado State University ha annunciato che la stagione degli uragani 2025 nell’Atlantico sarà molto più intensa della media. Secondo le ultime previsioni, ci saranno 17 tempeste tropicali con nome, di cui nove diventeranno uragani, e quattro raggiungeranno livelli di uragano maggiore. L’attività prevista è del 125% superiore alla media 1991–2020, complice l’anomalo riscaldamento delle acque dell’Atlantico tropicale e dei Caraibi.
Durante la stagione degli uragani, che va dal 1° Giugno al 30 Novembre, si prevede che i venti meridionali degli Stati Uniti favoriranno ulteriormente la formazione di cicloni tropicali. Lo scorso anno, l’attività era stata del 130% superiore alla media, confermando una tendenza all’intensificazione delle tempeste nel bacino atlantico.
