Come scritto nel sottotitolo, il meteo sull’Italia continua a sorprendere, con gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici che mostrano scenari davvero inconsueti per l’inizio del mese di Aprile. Le proiezioni attuali lasciano spazio alla possibilità concreta di un ritorno del freddo di stampo invernale, capace di spingersi con decisione su vaste aree del nostro Paese. E non solo: in alcuni casi si ipotizza addirittura l’arrivo della neve fino alle aree di pianura, si è vero, in maniera un po’ estrema, ma non poco realistica.
I principali modelli di previsione meteorologica concordano nel delineare una situazione piuttosto instabile tra la fine di Marzo e la prima parte di Aprile, con condizioni meteo in peggioramento a partire dal versante adriatico centrale e dal Sud Italia, dove si attendono venti forti e un progressivo abbassamento delle temperature.
Verso una fase invernale
Secondo le elaborazioni dei modelli, a partire dai prossimi giorni potremmo assistere alla formazione di un’ampia Alta Pressione posizionata sull’area della Scandinavia. Questa configurazione barica favorirebbe l’afflusso di masse d’aria molto fredda e continentale in discesa dal settore nord-orientale del continente europeo, investendo dapprima l’Europa centrale e successivamente il bacino del Mediterraneo, compresa l’Italia.
Questa dinamica, che non è inedita per il mese di Aprile, è comunque piuttosto rara in questa intensità e potrebbe portare ad un deciso ribaltamento delle condizioni meteo rispetto alla dolcezza climatica vissuta nei giorni scorsi.
La persistenza dell’Anticiclone sulla Scandinavia determinerebbe una lunga serie di impulsi freddi diretti dalla Finlandia verso le Alpi, provocando una discesa reiterata delle temperature. I primi effetti si faranno sentire sul Nord Italia già a partire dal 2 Aprile, con un primo impulso perturbato accompagnato da temperature sensibilmente inferiori alla media stagionale. In questa fase le nevicate, secondo i modelli, dovrebbero restare confinate alle colline, senza tuttavia escludere un ulteriore abbassamento della quota neve.
Aprile, mese di sorprese fredde anche nel passato
C’è uno scenario che vede la possibilità di spolverate nevose fino in pianura, attorno al 5-7 Aprile: parliamo di una probabilità di meno del 10%, quindi estremamente effimera. Non lo consideriamo nemmeno, ma al di là dello scenario proposto, va sottolineato come il mese di Aprile non sia nuovo a ritorni di freddo fuori stagione. In passato, soprattutto nella prima decade, si sono verificati episodi in cui aria artica ha raggiunto l’Italia, portando a nevicate a bassa quota, in netto contrasto con il tipico clima primaverile che caratterizza questo periodo.
I dati storici meteo mostrano che già in diverse occasioni Aprile ha regalato ritorni inaspettati dell’Inverno, specialmente quando le condizioni bariche sull’Europa hanno favorito l’ingresso di masse d’aria provenienti dall’Est Europa. L’Anticiclone sulla Scandinavia, in questi casi, rappresenta spesso la chiave di volta per scambi meridiani intensi che portano freddo e precipitazioni anche sulle regioni mediterranee.
Nella remotissima ipotesi che…
…nevicasse per davvero, le zone maggiormente esposte al rischio di neve a bassa quota potrebbero essere le seguenti: il basso Piemonte, in particolare le aree tra Cuneo, Alessandria e Asti, i rilievi dell’entroterra ligure fino alle valli interne della Lombardia sud-occidentale, in particolare l’area pavese e lodigiana. Anche le Prealpi lombarde e i rilievi emiliani potrebbero ricevere precipitazioni nevose, ma in questi casi la quota neve si manterrebbe leggermente più elevata, attorno ai 500-700 metri.
Le regioni centrali, come Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo, potrebbero invece essere interessate da rovesci nevosi solo sopra i 1000 metri, mentre sul Sud Italia il rischio neve sarebbe confinato alle zone più alte dell’Appennino meridionale. Tutto dipenderà dalla reale traiettoria del nucleo freddo, dalla sua intensità e dalla capacità delle precipitazioni di mantenere un’intensità tale da favorire l’abbassamento delle temperature nei bassi strati. E, non da ultimo, se il nocciolo gelido ce la farà a originarsi o meno…
Tempo in peggioramento anche al Sud: vento e piogge in arrivo
Se il Nord Italia sarà alle prese con il freddo e il rischio neve, le regioni meridionali e parte del versante adriatico centrale dovranno invece fare i conti con un peggioramento meteo di stampo diverso, legato soprattutto all’intensificazione dei venti e all’arrivo di piogge sparse.
La discesa del nucleo freddo da nord-est potrebbe innescare la formazione di un minimo depressionario sul basso Tirreno, alimentato da aria umida in risalita dallo Ionio e dal Mar Libico. In questo contesto, le regioni meridionali potrebbero sperimentare rovesci anche intensi tra il 4 e il 6 Aprile, con possibili temporali su Calabria, Basilicata, Puglia meridionale e Sicilia orientale.
Teniamo sott’occhio il quadro
Alla luce di quanto emerso dai modelli, sarà fondamentale seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti per valutare se gli scenari più freddi e nevosi verranno confermati o meno. L’attuale evoluzione meteo è ancora soggetta a grossi e naturali margini di incertezza, ma la tendenza generale pare ormai orientata verso un inizio di Aprile con condizioni decisamente instabili e anomale per il periodo. Ne riparleremo…
