
Aprile partirà con una sferzata di meteo instabile, causato da una discesa di aria fredda nord-orientale che andrà a coinvolgere in modo particolare i versanti adriatici della Penisola. Questo flusso freddo approfitterà della debolezza del promontorio anticiclonico che estende i suoi massimi tra le Isole Britanniche e la Scandinavia, riuscendo così a scivolare lungo il bordo orientale dell’anticiclone e ad influenzare le condizioni atmosferiche sul nostro territorio.
Soffieranno con forza sia la Bora che il Grecale, colpendo con maggiore intensità le regioni adriatiche e l’estremo Sud Italia. Questi venti freddi da nord-est contribuiranno a far percepire temperature più basse rispetto ai giorni precedenti. In montagna, l’aria si farà più pungente, e non si escludono gelate tardive, soprattutto sulle Alpi e lungo la dorsale degli Appennini.
Il maltempo non abbandonerà presto il Meridione: l’instabilità meteo persisterà almeno fino a martedì 2 aprile, in particolare su Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, così come lungo il versante adriatico. Questa situazione sarà causata dalla permanenza di una lacuna barica sul bacino centrale del Mediterraneo, che continuerà a generare rovesci e temporali sparsi, secondo quanto indicano le ultime proiezioni del modello ECMWF a 500 hPa, che evidenziano anomalie bariche favorevoli alla prosecuzione del maltempo.
Verso nuova e più intensa ondata di freddo anomalo
A partire da mercoledì 3 aprile, è attesa una fase di tregua anticiclonica, che interesserà inizialmente il Nord Italia, dove il tempo stabile farà il suo ritorno in anticipo rispetto al resto del Paese. L’espansione dell’anticiclone europeo garantirà un generale miglioramento, con cieli sereni e temperature in risalita, che torneranno a toccare — o in alcune zone anche superare — le medie stagionali tra il 4 e il 5 Aprile.
Tuttavia, non è escluso un possibile colpo di coda invernale. I più recenti scenari meteo mostrano la possibilità di un’irruzione di aria artica dai Balcani tra il 6 e il 7 aprile, che potrebbe raggiungere anche l’Italia orientale e parte del Sud, riportando un nuovo calo termico e una fase di instabilità atmosferica. Se questa saccatura fredda verrà confermata nei prossimi aggiornamenti, l’inizio di aprile potrebbe riservare ancora sorprese meteo tutt’altro che primaverili.
