Per chi credeva che l’inverno fosse definitivamente terminato, soprattutto in virtù del recente incremento clamoroso delle temperature, specialmente al Sud Italia, potrebbe restare molto deluso. Ebbene, non ci sono più dubbi riguardo all’evoluzione meteo della prossima settimana, che riserverà una nuova ondata di freddo, un vero e proprio colpo di coda invernale.
Una frustata fredda dall’Artico
Una frustata fredda, proveniente dall’Artico scandinavo, investirà in pieno tutto l’Est Europa e anche la nostra penisola, schiaffeggiando l’ondata di caldo e rispedendola alle proprie latitudini d’origine. Il caldo, dunque, si farà totalmente da parte e le temperature riprenderanno a scendere vigorosamente, fino a portarsi di parecchi gradi sotto le medie tipiche del periodo. Insomma, nell’arco di pochissimi giorni passeremo da un contesto tardo primaverile, o addirittura estivo, come quello percepito al Sud Italia, a uno pienamente invernale.
Brusco calo delle temperature da lunedì
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteo, il calo delle temperature sarà vigoroso a partire da lunedì sera, quando irromperanno i primi refoli freddi dai Balcani. L’apice del freddo è atteso per martedì 18 marzo, con temperature pienamente invernali su tutta l’Italia, soprattutto sulle regioni adriatiche e al Sud. Non sono previste precipitazioni significative, poiché l’obiettivo principale di questa ondata di freddo saranno Grecia e Turchia, dove effettivamente potrebbe nevicare fino in pianura. In Italia, invece, il maltempo si limiterà a qualche precipitazione sparsa lungo l’Appennino, con fiocchi di neve a quote collinari. Qualche fiocco locale potrebbe interessare anche le Prealpi nella giornata di martedì.
Rischio gelo notturno
Ma il pericolo numero uno resterà il gelo notturno: considerando che il cielo risulterà spesso sereno, soprattutto nelle notti di mercoledì e giovedì, è molto probabile che le temperature precipitino sotto lo zero a causa del fenomeno dell’irraggiamento notturno. Le temperature potrebbero scendere fino a -2°C o -3°C in Val Padana, e anche nelle zone interne del Centro Italia, favorendo fenomeni come la brina e le gelate.
Il rischio sarà piuttosto elevato anche nelle aree interne di Puglia, Basilicata e Campania, dove il freddo notturno risulterà parecchio intenso. Questo potrebbe rappresentare un grosso problema per il comparto agricolo, che da qualche settimana ha dato segnali di risveglio, a causa delle alte temperature.
