Gravi danni a Yangon e Mandalay: chiuse strade e aeroporto
Un devastante terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar, provocando vittime, crolli e ingenti danni infrastrutturali. Le autorità della giunta militare al potere hanno dichiarato lo stato d’emergenza per sei giorni in sei regioni del Paese e lanciato un’insolita richiesta di aiuti umanitari internazionali.
Due scosse in sequenza e vittime anche in Thailandia
La prima scossa, registrata a mezzogiorno ora locale, è stata seguita dopo dodici minuti da un secondo terremoto di magnitudo 6.4, che ha aggravato ulteriormente i danni. In Thailandia, sono stati ritrovati due corpi senza vita a Bangkok, all’interno di un edificio crollato. Le autorità thailandesi hanno proclamato lo stato d’emergenza e chiuso temporaneamente la Borsa di Bangkok.
Chiuse le principali vie di comunicazione
Il sisma ha danneggiato in modo grave la Yangon-Mandalay Expressway, arteria vitale del Paese. È crollato il ponte Dotehtawadi e altri tratti dell’autostrada risultano inagibili. Numerose strade secondarie sono state sbarrate. Anche l’aeroporto internazionale di Yangon è stato chiuso, con scene di panico tra i passeggeri che hanno cercato rifugio sulle piste.
Danni al Mandalay Palace e nella regione di Sagaing
La faglia di Sagaing, tra le più attive del sud-est asiatico, ha scatenato l’evento sismico. Nella regione di Mandalay, il celebre Mandalay Palace ha subito gravi danni strutturali. Contemporaneamente, nella Sagaing Township, è stato completamente distrutto un ponte, isolando intere comunità.
Emergenza a Naypyidaw, ospedali sovraffollati
Nella capitale Naypyidaw, un grande ospedale centrale è stato classificato come zona ad alta densità di vittime. Le strutture sanitarie risultano al limite della capienza e si teme un ulteriore aggravamento del bilancio.
Scossa avvertita anche nello Yunnan cinese
La violenza del sisma è stata percepita anche nella regione cinese dello Yunnan, alimentando i timori per un possibile effetto domino in altre zone sismiche attive dell’Asia sudorientale.
