A Marzo, il ritorno dell’ora legale segnerà l’avvicinarsi della bella stagione, con giornate sempre più lunghe e luminose. Nel 2025, il passaggio avverrà nella notte tra Sabato 29 e Domenica 30 Marzo: alle 2:00 le lancette dovranno essere spostate direttamente alle 3:00, facendoci perdere un’ora di sonno. Tuttavia, il vantaggio sarà evidente già dal giorno successivo, quando il tramonto arriverà un’ora più tardi, permettendo di godere di più luce naturale nelle ore serali.
Il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora: perché in Italia resta
Da tempo si discute sulla possibile abolizione del cambio d’ora, ma il sistema resterà in vigore in Italia anche nei prossimi anni. Le pressioni per eliminare questa pratica sono arrivate soprattutto dai paesi del Nord Europa, dove la variazione dell’orario non porta vantaggi significativi a causa delle loro particolari condizioni di luce naturale durante l’anno.
Al contrario, nei paesi mediterranei come l’Italia, l’adozione dell’ora legale offre benefici concreti, soprattutto nei mesi più caldi, permettendo di sfruttare al meglio le ore di sole e ridurre il consumo energetico. Per questo motivo, il nostro paese continuerà ad adottare il sistema del doppio orario, con il passaggio all’ora solare previsto per Ottobre.
Da “ora estiva” a “ora legale”: un cambiamento storico
In passato, il termine più comune per indicare l’orario estivo era “ora estiva”, mentre oggi si usa prevalentemente la definizione di “ora legale”. L’obiettivo, tuttavia, è sempre stato lo stesso: ottimizzare l’uso della luce naturale nei mesi tra Primavera e Autunno, sfruttando le giornate più lunghe per ridurre il consumo di elettricità e migliorare la qualità della vita.
Il cambio dell’ora continua dunque a essere una tradizione consolidata in Italia, segnando ogni anno il passaggio verso una stagione più luminosa e ricca di opportunità per vivere al meglio le ore di luce disponibili.
