L’Italia è alle prese con una nuova ondata di maltempo, che in queste ore sta investendo gran parte della penisola. Un nucleo di aria fredda, proveniente dall’Europa centrale, si sta spostando rapidamente verso il Mar Tirreno, dove darà origine a una depressione insidiosa. Questo scenario porterà a un peggioramento deciso delle condizioni meteo, inizialmente al Centro-Nord, per poi estendersi rapidamente verso il Sud, dove piogge, temporali e neve saranno i protagonisti della giornata di sabato.
Nelle prossime ore, il maltempo colpirà duramente il Centro-Nord, con piogge intense e persistenti su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. Gli accumuli pluviometrici potrebbero superare 70-80 mm, causando disagi e locali allagamenti.
Oltre alle precipitazioni abbondanti, arriverà la neve. Inizialmente, le nevicate interesseranno le Alpi e l’Appennino centrale a quote elevate, ma con il progressivo afflusso di aria più fredda dai Balcani, la quota neve scenderà fino alle zone collinari.
Sabato di maltempo intenso
La giornata di sabato 15 febbraio sarà segnata da un forte peggioramento del meteo su tutto il Sud Italia, a causa dello spostamento del minimo di bassa pressione dal basso Tirreno verso il Mar Ionio. Ciò determinerà piogge abbondanti e temporali su Calabria, Sicilia e Salento, con fenomeni persistenti e localmente intensi su Puglia, Basilicata e Calabria ionica. Gli accumuli pluviometrici potranno superare 50 mm nell’arco delle 24 ore, aumentando il rischio di allagamenti e dissesti idrogeologici.
L’aria fredda in arrivo dai Balcani determinerà inoltre un abbassamento della quota neve, che si porterà intorno ai 700-800 metri su Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.
Gli ultimi residui di maltempo si concentreranno tra la Puglia, la Calabria, la Basilicata e la Sicilia settentrionale nelle prime ore di domenica 16 febbraio. Successivamente, l’arrivo di forti venti di maestrale e tramontana spingerà via le nubi, favorendo un miglioramento deciso del meteo. Tuttavia, le temperature scenderanno ulteriormente, mentre l’alta pressione tornerà a imporsi, garantendo alcuni giorni di stabilità.
