
L’influenza dei venti di Scirocco, provenienti dalle calde regioni del Nord Africa, ha recentemente portato un’ondata di caldo anomalo su gran parte del territorio italiano. Le temperature hanno registrato valori superiori di 4-6°C rispetto alle medie stagionali, dando vita a giornate caratterizzate da un clima insolitamente mite, più simile all’autunno che all’inverno. Questo fenomeno ha avuto un impatto più marcato nelle pianure e lungo le coste, dove le massime sono risultate particolarmente elevate per il periodo.
Le due maggiori isole italiane, Sardegna e Sicilia, hanno beneficiato di condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli. Qui, il cielo è rimasto sereno per gran parte delle giornate, con temperature che in alcune località hanno addirittura superato i 18°C, regalando un clima primaverile in pieno gennaio.
L’arrivo delle correnti artiche: un netto cambio di scenario
Questo scenario mite e piacevole sta per lasciare spazio ad un drastico cambiamento. A partire da venerdì 10 gennaio, masse d’aria fredda di origine artica si muoveranno verso il Mediterraneo, determinando un abbassamento termico significativo in tutta la Penisola. Le temperature potrebbero scendere fino a 8-10°C rispetto ai valori attuali, riportando il Paese a condizioni pienamente invernali.
Al Nord Italia, l’aria fredda provocherà un aumento delle gelate notturne, con minime che scenderanno frequentemente sotto lo zero, anche in pianura. Sul versante adriatico, i venti freddi di Bora accentueranno ulteriormente la percezione del freddo, mentre al Centro e al Sud, la Tramontana soffierà con forza, determinando un calo termico significativo.
Gli effetti del gelo: neve e fenomeni estremi
L’arrivo delle correnti artiche non influenzerà solo le temperature, ma porterà con sé fenomeni meteorologici estremi, tra cui nevicate a bassa quota. Nel Nord Italia, in regioni come Lombardia e Piemonte, la neve potrebbe imbiancare le aree prealpine. Nel Centro Italia, in particolare su Marche e Abruzzo, le precipitazioni nevose potrebbero interessare quote di soli 400-500 metri, mentre al Sud, l’Appennino meridionale sarà teatro di nevicate più consistenti, sebbene limitate alle altitudini più elevate.
Sardegna e Sicilia: venti intensi e meteo variabile
In Sardegna e Sicilia, le condizioni di meteo saranno più variabili. Si attendono piogge sparse, alternate a momenti di schiarite. Tuttavia, i venti di Tramontana e Maestrale, spesso particolarmente intensi in queste regioni, provocheranno un calo delle temperature più marcato nelle zone interne, dove il freddo si farà sentire anche durante le ore centrali della giornata.
Questo repentino passaggio da un clima mite e stabile a condizioni rigide e instabili rappresenta una manifestazione dei contrasti tipici dell’inverno italiano, caratterizzato da improvvisi cambiamenti di meteo e temperature.
