Le condizioni di maltempo che hanno caratterizzato il Sud Italia negli ultimi giorni continueranno a influenzare il meteo della prossima settimana, soprattutto nella prima parte. I residui del ciclone mediterraneo, che portert ancora piogge intense e venti sostenuti, persisteranno tra le regioni meridionali e le Isole Maggiori. Tuttavia, questa circolazione depressionaria inizierà gradualmente a perdere forza, aprendo la strada a un possibile cambio di scenario meteorologico.
Anche se il maltempo interesserà ancora il Sud, il resto dell’Italia potrebbe essere coinvolto in modo marginale, in particolare a causa di un indebolimento dell’alta pressione che ha dominato negli ultimi giorni. Le regioni settentrionali e centrali manterranno condizioni per lo più stabili, ma non mancheranno episodi di nuvolosità variabile e qualche locale fenomeno.
Cambiamenti legati al Vortice Polare e alle correnti atlantiche
Il vero cambiamento meteo potrebbe arrivare nella seconda metà della settimana, con un possibile disfacimento dell’anticiclone sull’Europa e l’arrivo di correnti più dinamiche. Questo scenario sarà influenzato dalle grandi manovre atmosferiche legate al Vortice Polare, che potrebbero determinare un maggiore ingresso delle correnti atlantiche verso il Mediterraneo.
L’attività delle perturbazioni atlantiche potrebbe iniziare a prendere forma già tra giovedì 23 gennaio e venerdì 24 gennaio, con un peggioramento che coinvolgerebbe dapprima le regioni settentrionali e quelle più occidentali. Questo nuovo flusso atmosferico potrebbe riportare piogge diffuse e nevicate sulle Alpi, in un contesto che diverrebbe più dinamico rispetto alla situazione attuale.
Alta pressione temporanea sull’Italia
Prima del ritorno delle perturbazioni, si assisterà a una fase temporanea di stabilità meteorologica. Il ciclone mediterraneo dovrebbe esaurire la propria energia attorno a martedì 21 gennaio, consentendo la rimonta dell’alta pressione da ovest. Questo anticiclone, rafforzandosi su gran parte del Mediterraneo, garantirà alcune giornate di tempo più stabile e soleggiato su quasi tutta l’Italia.
Tuttavia, la presenza dell’anticiclone potrebbe essere solo transitoria. Già dalla seconda metà della settimana, una saccatura atlantica in avanzamento verso l’Europa occidentale potrebbe minare la stabilità atmosferica, portando le prime avvisaglie di un peggioramento che potrebbe estendersi progressivamente all’Italia.
Verso il ritorno della neve sulle Alpi
Le correnti atlantiche non solo favorirebbero il ritorno delle piogge, ma potrebbero anche portare finalmente nevicate sulle Alpi, dopo un periodo di relativa secchezza. Le prime nevicate sono attese a quote medie, ma il limite potrebbe abbassarsi progressivamente se le proiezioni indicanti un possibile raffreddamento per la fine del mese si concretizzassero.
Prospettive per la fine di gennaio
Gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli meteorologici mostrano segnali di una possibile svolta invernale per la parte finale di gennaio. L’arrivo di aria fredda di origine polare, combinata con il progressivo ingresso delle perturbazioni atlantiche, potrebbe generare condizioni ideali per un ritorno del freddo intenso anche sull’Italia.
Questo raffreddamento potrebbe avere conseguenze significative, portando nevicate a quote basse e un clima decisamente più rigido rispetto alle ultime settimane. Tuttavia, l’evoluzione rimane incerta e richiede un monitoraggio costante nei prossimi giorni.
Dinamicità e sorprese in arrivo
La settimana prossima segnerà dunque un punto di transizione tra le ultime fasi di maltempo al Sud e un possibile ritorno della dinamicità meteorologica anche al Centro-Nord. L’Italia si prepara a un periodo più movimentato, che potrebbe riportare condizioni tipiche dell’inverno con piogge, neve sulle Alpi e, forse, un raffreddamento più marcato verso la fine del mese.
