Il dominio dell’Alta Pressione manterrà stabili le condizioni meteo su gran parte del Centro-Nord, dove non sono previste precipitazioni significative per almeno una settimana. Questa situazione di stabilità atmosferica potrebbe prolungarsi anche oltre il 20 di Gennaio, portando giornate soleggiate ma fredde, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Neve in pianura? Un’attesa che si prolunga
Per chi attende la neve in pianura, le speranze sembrano rimandate almeno alla terza decade di Gennaio, sebbene i modelli matematici attuali non offrano certezze e anzi risultano assai molti i dubbi. Il periodo più probabile per un cambiamento significativo potrebbe essere rappresentato dai cosiddetti giorni della Merla (29-31 Gennaio), tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno.
In questa fase, l’Anticiclone siberiano, una figura barica che spesso apporta freddo intenso sull’Europa, potrebbe estendersi verso ovest, raggiungendo l’area balcanica e forse l’Italia. Questa configurazione aprirebbe la strada a possibili ondate di freddo di maggiore intensità, con nevicate anche a quote più basse. Tuttavia, la distanza temporale rende ancora incerta questa prospettiva, che andrà analizzata step-by-step.
Incognite e dubbi
Nonostante il quadro attuale, resta aperta la possibilità di un cambio di rotta sul finire del mese. Gli ultimi giorni di Gennaio, grazie a un possibile indebolimento dell’Alta Pressione, potrebbero lasciare spazio a dinamiche più tipicamente invernali, con il ritorno di perturbazioni e aria fredda. Gli appassionati di neve in pianura dovranno però continuare ad attendere, poiché al momento il freddo rimane confinato lontano dall’Italia, almeno per altri 10 giorni.
Le prospettive per Febbraio restano ancora incerte, ma molto dipenderà dall’evoluzione dell’Anticiclone siberiano e dal suo eventuale spostamento verso ovest. Se queste condizioni si realizzeranno, l’Italia potrebbe finalmente vivere giornate di meteo pienamente invernale.
