Questo complesso sistema atmosferico sta richiamando aria tiepida e umida dal Mar Libico e dal basso Ionio, provocando piogge intense e locali nubifragi.
Il maltempo, che ha colpito nuovamente il Sud dopo un breve periodo di tregua, si intensificherà all’inizio della settimana. Un vasto fronte temporalesco interesserà Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, con il rischio di precipitazioni abbondanti, specialmente nelle zone montuose.
Anche il Nord Italia non sarà risparmiato, con piogge previste tra domenica e le prime ore di lunedì in Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia occidentale.
Il ciclone dovrebbe esaurirsi tra martedì sera e mercoledì, quando l’alta pressione tornerà a dominare il Sud Italia e le isole maggiori. Tuttavia, questa fase di stabilità sarà di breve durata. Già da mercoledì, infatti, è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche, a partire dal Nord-Ovest, a causa dell’avvicinamento di una perturbazione atlantica.
Per quanto riguarda l’evoluzione settimanale, la giornata di lunedì 20 gennaio sarà caratterizzata da forte maltempo al Sud, con un elevato rischio di nubifragi in Calabria e Basilicata, mentre al Centro si prevedono nubi diffuse e al Nord condizioni più stabili. Martedì 21 gennaio vedrà le ultime piogge sul basso Adriatico, con un miglioramento generale nel corso della giornata.
Mercoledì 22 gennaio segnerà il ritorno dell’alta pressione al Sud e sulle isole maggiori, con il ciclone che verrà definitivamente spazzato via dal Mediterraneo.
Le temperature rimarranno stazionarie, ma una nuova perturbazione si avvicinerà al Nord, portando il rischio di piogge. Infine, giovedì 23 gennaio vedrà il transito di un fronte instabile al Nord e sull’alto Tirreno, mentre altrove le condizioni saranno più asciutte, con temperature in ripresa.
Questo scenario meteorologico evidenzia la variabilità climatica tipica del periodo invernale in Italia, con rapide alternanze tra fasi di maltempo e momenti di stabilità atmosferica.
È consigliabile prestare attenzione alle previsioni locali e agli eventuali avvisi meteo, specialmente nelle zone più colpite dalle precipitazioni intense.
