Un rebus degno delle migliori settimane enigmistiche. Domandarsi come mai, nonostante i cambiamenti meteo climatici legati al riscaldamento globale siano conclamati, dall’altra parte dell’Atlantico le ondate di gelo siano sempre le stesse. Anzi, persino peggio, difatti è imminente un peggioramento invernale di proporzioni bibliche.
Ma perché lì sì e in Europa no? Beh, c’è un motivo, del quale peraltro dovreste essere a conoscenza se seguite costantemente i nostri approfondimenti. Da quelle parti è presente un ramo del Vortice Polare, quello canadese. La sua vicinanza agli Stati Uniti fa sì che basti un non nulla per innescare irruzioni artiche.
Ogni Inverno, puntualmente, gli States ricevono la loro razioni di freddo e neve. Talvolta di gelo e vere e proprie tempeste di neve, come accadrà da qui a fine mese. Già, perché da qui a fine mese il gelo siderale avvolgerà i settori orientali degli Stati Uniti e le temperature attese non avranno nulla da invidiare al Circolo Polare Artico.
In Europa, al contrario, il Vortice Polare non è poi così vicino. E’ pur vero che le alte latitudini settentrionali, quelle prossime al Circolo Polare Artico, hanno ben altre condizioni meteo climatiche rispetto alle nostre. Ma se prendiamo località a latitudini simili, ad esempio Roma e New York, allora ci si rende conto delle enormi differenze stagionali.
E’ così, è stato così in passato e lo sarà anche in futuro, pertanto è inutile fasciarsi la testa. Affinché l’Inverno mostri i muscoli anche su di noi v’è la necessità di ben altre configurazioni bariche. V’è la necessità di un Vortice Polare debole, o comunque non così forte come accaduto negli ultimi anni.
Lo è anche ora ed è proprio questo il motivo per il quale molti analisti – giustamente – ipotizzano un consolidamento dell’Alta Pressione. Quando? Subito dopo il Ciclone mediterraneo, che nel frattempo sta entrando nel vivo della propria azione.
Per quel che ci riguarda, lo sapete, non siamo affatto d’accordo con questa visione. O perlomeno, è un’ipotesi che non possiamo escludere ma in questo momento vi sono comunque dei segnali d’altro tipo, segnali che conducono verso una fase invernale estremamente interessante a cavallo tra fine mese e l’inizio di Febbraio.
Riusciremo a vedere qualcos’altro d’invernale? Forse sì. Ovvio, il condizionale è d’obbligo, ma stiamo portando avanti una tesi meteo climatica che ad oggi ha ancora buone chances di realizzazione. Indi per cui mai abbandonare la nave, anche nelle peggiori tempeste modellistiche è indispensabile cercare in tutti i modi di ormeggiarla in porto.
