L’inverno 2025 si sta rivelando particolarmente insolito in Francia, con un episodio meteo eccezionale che ha colpito pesantemente l’Alta Savoia e l’area dell’Isère. In sole 24 ore, ad Annecy è caduta una quantità di pioggia che corrisponde a tre settimane di precipitazioni medie per questo periodo dell’anno, mentre l’Isère ha registrato un numero record di fulmini.
Il fenomeno, iniziato nel pomeriggio e protrattosi fino a tarda notte, ha interessato una vasta area, dalla Drôme fino alla Svizzera, portando condizioni atmosferiche di straordinaria intensità. Secondo il Keraunos, l’osservatorio francese specializzato nello studio dei temporali violenti e dei tornado, l’attività elettrica è stata particolarmente intensa, con un numero di fulmini che non si vedeva da anni in inverno.
Perché questo episodio meteo è così raro?
Normalmente, i temporali sono associati ai mesi più caldi, quando il riscaldamento della superficie terrestre favorisce l’instabilità atmosferica. Tuttavia, la dinamica meteo di questa settimana invernale è stata influenzata da una combinazione di fattori straordinari.
Un’eccezionale corrente di aria umida proveniente dall’Atlantico si è scontrata con un fronte freddo, creando le condizioni ideali per la formazione di cumulonembi, le nubi responsabili di piogge torrenziali e fulmini. La presenza di una bassa pressione centrata sul Golfo di Guascogna ha ulteriormente alimentato il sistema, intensificando le precipitazioni e l’attività elettrica.
Ad Annecy, i pluviometri hanno registrato accumuli di pioggia superiori ai 50 mm in poche ore, un evento decisamente fuori scala per il mese di Gennaio. Anche i venti hanno giocato un ruolo fondamentale, con raffiche che hanno superato i 70 km/h in alcune località, aggravando i disagi.
Fulmini record nell’Isère
L’area dell’Isère, già nota per la sua orografia complessa, è stata colpita da un numero eccezionale di fulmini. Secondo i dati forniti dal Keraunos, si sono registrati oltre 1.200 fulmini in meno di 12 ore. Per un mese invernale, questi numeri sono decisamente fuori dal comune e testimoniano l’eccezionalità del fenomeno meteo.
Le scariche elettriche hanno illuminato il cielo notturno, causando anche interruzioni temporanee di corrente in diverse località, mentre i vigili del fuoco sono intervenuti in molte zone per far fronte a allagamenti e danni causati dal vento.
Impatti su larga scala
Gli effetti di questo episodio si sono fatti sentire su tutta l’area colpita. A Ginevra, in Svizzera, il traffico è stato rallentato dalle intense piogge, mentre in Drôme i terreni già saturi d’acqua hanno registrato numerosi smottamenti.
Gli esperti attribuiscono questa anomalia meteo a una configurazione atmosferica influenzata dal riscaldamento globale, che sta rendendo più frequenti episodi estremi anche nei mesi meno prevedibili.
L’Alta Savoia e l’Isère, pur abituate a eventi invernali rigidi, raramente vivono condizioni meteo di questa portata, che ricordano più da vicino i temporali estivi.
