I modelli matematici indicano che il fronte freddo in arrivo da Nord-Ovest, nelle prossime ore, si andrà intensificando per il contrasto con l’area mediterranea e, soprattutto, per la formazione di un minimo di bassa pressione sul Mar Ligure.
Il centro di bassa pressione rapidamente si sposterà verso l’Adriatico settentrionale, e questa novità modifica la situazione in modo tale da inviare addensamenti nuvolosi anche nelle regioni settentrionali, direi diffusamente, con la possibilità di rovesci di neve a carattere sparso. Probabilmente si tratterà solo di fioccate o di neve a grani che potrebbe cadere qua e là. Non si parla di una nevicata in grande stile o di un evento meteorologico diffuso su tutta la pianura, ma di una situazione che è cambiata rispetto alle ore precedenti, come confermano i modelli matematici aggiornati nelle ultime ore.
Sostanzialmente entrerà aria più umida da est, proveniente dall’Adriatico settentrionale, ma nelle prime ore una serie di masse nuvolose provenienti dall’arco alpino sconfinerà verso sud. Queste andranno a generare una nuvolosità frequente sulle regioni settentrionali, anche in zone dove oggi era previsto cielo sereno e una condizione definita di “ombra pluviometrica”, come nel Nord-Ovest. Già in queste aree si osservano le prime nubi e una temperatura che si mantiene prossima a 0 °C.
Inoltre, il tasso di umidità è piuttosto basso, una condizione ideale per avere fiocchi di neve fino alla pianura. L’evento meteorologico, in sé, in altri anni non sarebbe stato una notizia, essendo probabilmente di scarsa rilevanza. Tuttavia, potrebbero verificarsi sorprese locali, con rovesci più intensi e precipitazioni più abbondanti, tali da permettere ai fiocchi di neve di attecchire su superfici più fredde.
Lo ribadiamo, finora la situazione è stata caratterizzata da una condizione siccittosa per le regioni settentrionali, con temperature generalmente più alte della media ma non troppo, rispetto a quanto avvenuto in altri anni. Questo smentisce le voci che continuano a descrivere un inverno “inesistente”. Anche in passato, non è stato raro osservare stagioni invernali deboli nelle regioni settentrionali.
Vale la pena ricordare che 12 anni consecutivi quasi senza precipitazioni nevose rilevanti in pianura, con l’eccezione dell’evento del 28 dicembre 2020, rappresentano un’anomalia significativa. Tuttavia, in un contesto di anomalie climatiche globali, il futuro è incerto, e un mese di gennaio potrebbe essere diverso rispetto a quelli degli anni passati.
Per ora, concentriamoci su queste ore e sulla giornata di oggi, domenica 22 dicembre, che porta con sé una novità meteorologica che solo 24 ore fa non era prevista.
