Inizia a diffondersi un certo timore riguardo al meteo delle festività natalizie. Per il giorno di Natale, generalmente, non ci sono grandi aspettative, poiché è una festa che si trascorre prevalentemente in famiglia. Tuttavia, ci sono persone che si spostano e partono per vacanze in diverse destinazioni. Diversamente, gli spostamenti diventano quasi di massa subito dopo Natale, specialmente in vista del Capodanno, quando molti si dirigono verso mete in Europa o in altre parti del Mondo.
Chi invece rimane in Italia dovrà affrontare condizioni atmosferiche piuttosto incerte, molto diverse da quelle osservate lo scorso anno. A coloro che seguono costantemente gli aggiornamenti dei modelli matematici e delle previsioni meteo automatiche delle città, ricordiamo che stiamo entrando in quella che potremmo definire una transizione da un “autunno invernale” verso il vero inverno, con caratteristiche atmosferiche che riflettono pienamente l’aspetto di una stagione invernale completa, come media climatica.
È innegabile che, a causa dei cambiamenti climatici e delle fluttuazioni del clima, negli ultimi anni abbiamo vissuto in Italia festività natalizie particolarmente miti, con temperature eccezionalmente alte, soprattutto in montagna. Generalmente, non si è verificato maltempo significativo. Quest’anno, però, la situazione appare molto diversa. Stiamo osservando intensi scambi di masse d’aria lungo i meridiani: aria calda che sale dalle zone tropicali verso nord e aria fredda che scende dalle aree artiche e polari verso sud. Questi contrasti termici favoriscono la formazione di profonde aree di bassa pressione. Allo stesso tempo, si generano alte pressioni particolarmente forti, con valori massimi rilevanti. Ci troviamo, in sostanza, in una fase di meteo estremo, caratterizzata da repentini cambiamenti atmosferici.
Per avere una previsione meteo affidabile per le festività natalizie, specialmente per il fine anno, è fondamentale disporre di una visione d’insieme, mitigare gli estremi meteorologici e delineare una tendenza generale. Al momento, si prevede un periodo meno caldo rispetto all’anno scorso. L’anticiclone africano potrebbe manifestarsi solo nella settimana in arrivo, mentre successivamente le correnti oceaniche e le alte pressioni europee, non particolarmente calde, tenderanno a prevalere. Chi sceglierà di andare in montagna troverà la neve caduta nei giorni precedenti, con temperature ideali per godersi la vacanza. Non farà troppo freddo.
Non sono attese vere e proprie ondate di gelo, ma potrebbero verificarsi episodi di freddo intenso. Questa previsione, tuttavia, necessita di conferme, poiché nei prossimi giorni una forte irruzione di aria fredda interesserà la Penisola Iberica e il Marocco, dove, a circa 1500 metri di altezza, si registreranno temperature nella libera atmosfera fino a 10 °C sotto la media. Sarà quindi un periodo particolarmente freddo. Si pensi che, nella Spagna, si osserva una copertura nevosa eccezionale per il mese di dicembre, un fenomeno che non si vedeva da molti anni. È utile ricordare che, qualche anno fa, la Spagna fu colpita dalla più forte ondata di gelo e neve degli ultimi cinquant’anni.
Riflettiamo su questo: pur essendo evidente il fenomeno del riscaldamento globale, le ondate di gelo possono comunque verificarsi, anche se con una frequenza minore rispetto agli episodi di caldo che tendono a prevalere.
Durante il periodo natalizio potrebbero verificarsi sorprese nevose in alcune città del Nord-Ovest dell’Italia, ma questa previsione è ancora da confermare. Tuttavia, questa prospettiva non è affatto da escludere. Al momento si sta formando un cuscinetto di aria fredda, sebbene non gelida come ci si aspetterebbe in questo periodo dell’anno. Gli impulsi di aria fredda previsti faranno scendere le temperature, soprattutto nella Pianura Padana, dove è noto che le masse di aria fredda provenienti dal centro Europa trovano un facile accesso. Questo è il periodo dell’anno in cui si registrano le maggiori differenze di temperatura tra il Nord Italia e il Sud Italia.
