
L’alta pressione continua a dominare il meteo di fine anno sull’Italia e gran parte dell’Europa, generando un’atmosfera stagnante. L’aria, non più fredda e secca come durante le festività natalizie, è ora più umida, con un sensibile aumento termico in montagna. Tuttavia, nei bassi strati permane il freddo grazie alle tipiche inversioni termiche.
Questa stabilità proseguirà per diversi giorni, senza cambiamenti significativi per l’inizio del nuovo anno. L’umidità in aumento nei bassi strati porterà diffuse nebbie su valli e pianure, soprattutto in Val Padana. Il cuore dell’anticiclone rimarrà sull’Italia, favorendo infiltrazioni di aria umida e nubi basse.
Non si escludono lievi piogge locali tra la Liguria e le coste tirreniche, mentre il resto del Paese continuerà a godere di tempo asciutto. Tuttavia, l’alta pressione mostrerà segni di invecchiamento, preannunciando un lento declino. Un primo fronte veloce è atteso tra venerdì 3 e sabato 4, con al seguito aria più fredda che colpirà principalmente il Nord.
Durante il weekend dell’Epifania, il freddo interesserà l’Europa Centro-Orientale, mentre un vortice atlantico sulle Isole Britanniche favorirà una rimonta mite verso il Mediterraneo Centro-Occidentale.
Nel dettaglio
San Silvestro: nubi basse in aumento su pianure del Nord, regioni tirreniche e Isole Maggiori, accompagnate da foschie e nebbie in Val Padana. Possibili deboli pioviggini in tarda serata sul genovese e lungo le coste toscane. Sereno e soleggiato altrove, specie in collina e montagna.
Capodanno: tempo grigio in Val Padana e nelle regioni di ponente con qualche debole pioviggine locale. Maggiori schiarite sul resto del Paese. Temperature in lieve calo per la copertura nuvolosa.
Giovedì 2 gennaio 2025: poche variazioni. Dalla sera una perturbazione si avvicinerà all’Arco Alpino.
Tendenze meteo: un fronte nord-atlantico porterà piogge di breve durata al Centro-Sud tra venerdì 3 e sabato 4. Ci sarà un certo raffreddamento al Nord e lungo le aree del versante adriatico.
