Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, cresce l’attesa per il meteo di Natale e Capodanno. Le attuali proiezioni suggeriscono uno scenario caratterizzato da un’alternanza di fasi miti e instabili, con molta incertezza legata al comportamento degli anticicloni. L’Anticiclone delle Azzorre appare destinato a giocare un ruolo cruciale.
A partire dal 13 dicembre, si prevede la sua espansione sull’Europa Centro-Occidentale, con conseguente stabilità atmosferica. Le regioni del Centro e del Sud sperimenteranno giornate soleggiate e miti, con temperature massime comprese tra 15°C e 18°C, in particolare lungo le coste tirreniche. Diversa la situazione in Pianura Padana, dove l’inversione termica causata dall’Alta Pressione favorirà la formazione di nebbie dense, specialmente di notte e nelle prime ore del mattino, creando un contesto invernale solo apparente, con freddo localizzato.
Intorno al 20-21 dicembre, l’Anticiclone potrebbe iniziare a cedere, consentendo al flusso perturbato atlantico di abbassarsi verso il Mediterraneo. Questo cambiamento potrebbe portare maggiore instabilità, con impulsi perturbati in arrivo da Nord-Ovest. Le regioni settentrionali sarebbero le prime a subirne gli effetti, con aumento della nuvolosità e piogge intermittenti. Sulle Alpi si attendono nevicate sopra i 1.200-1.500 metri, mentre a quote inferiori sono più probabili piogge deboli e sparse. È molto improbabile che si verifichino nevicate in pianura.
Se l’Alta Pressione manterrà il controllo durante il giorno di Natale, l’Italia potrebbe vivere una giornata serena o poco nuvolosa, con temperature miti. Negli ultimi anni, non è raro che il Natale presenti massime vicine ai 20°C al Centro-Sud. Tuttavia, se le correnti perturbate atlantiche riuscissero a prevalere, il meteo potrebbe peggiorare proprio durante le festività. In tal caso, il Nord-Est, le regioni adriatiche e parte del Centro-Sud sarebbero interessate da piogge sparse e un lieve calo delle temperature. Nevicate potrebbero verificarsi a quote collinari sulle Alpi e lungo l’Appennino Settentrionale, ma senza un vero gelo.
Gli ultimi anni hanno visto il mese di dicembre dominato da Alta Pressione persistente, con un clima spesso mite e poco invernale. Se le proiezioni attuali fossero confermate, anche la seconda metà di dicembre 2024, dopo una prima metà molto vivace, potrebbe seguire questa tendenza. I prossimi aggiornamenti saranno decisivi per capire se, almeno quest’anno, il meteo natalizio potrà riservare un ritorno alle tradizionali atmosfere fredde e nevose.
