Il temuto Buran
Il Burian, il temuto e noto vento gelido proveniente dalla Siberia, potrebbe fare ritorno in Europa e in Italia nei prossimi mesi, riportando con sé un’ondata di freddo estremo che manca dal 2014 o meglio ancora dal 2012 quando mezza Italia fu paralizzata da bufere di neve e disagi alla circolazione e non solo.
La sua potenza e la sua capacità di abbassare drasticamente le temperature sono ben conosciute, e dopo oltre dieci anni di assenza, l’inverno 2024/2025 potrebbe essere quello in cui il Buran (o Burian) tornerà a far sentire la sua presenza. Ma cerchiamo prima di capire di cosa parliamo.
Cos’è il Buran?
Il Burian è una massa d’aria gelida che ha origine nelle più remote steppe siberiane e che si sposta verso l’Europa, portando con sé temperature polari e una forte ventilazione. Il fenomeno si verifica tipicamente durante i mesi invernali, soprattutto tra dicembre e marzo, quando l’anticiclone russo si rafforza e spinge l’aria fredda verso ovest.
Il Burian può abbassare le temperature in modo significativo, provocando anche disagi legati alla neve, al ghiaccio e a fenomeni atmosferici estremi. Tutto ciò è spesso scaturito da un’impennata dell’Anticiclone delle Azzorre che si distende fin verso l’Inghilterra e i Paesi Scandinavi.
Il Burian, lo ricordiamo, è caratterizzato da venti molto forti e da una rapida discesa delle temperature, che possono toccare picchi estremi anche di -10°C, -15°C o più, specie nelle regioni settentrionali dell’Italia. Il Burian è anche accompagnato spesso da nevicate abbondanti, che si verificano soprattutto al centro-nord e lungo il versante Adriatico.
Il grande assente
Il Burian è stato un fenomeno relativamente frequente negli anni passati, ma la sua presenza si è fatta sempre più rara dal 2012, anno in cui l’Italia e gran parte dell’Europa furono investiti da un’ondata di freddo che rimase nella memoria collettiva.
Dal 2012, infatti, il Burian non ha più raggiunto l’intensità che aveva caratterizzato gli inverni precedenti, pur essendo stati registrati altri episodi di freddo intenso, ma non con la stessa forza devastante.
