Appennino sepolto dalla neve: non non è uno scherzo e il meteo dei prossimi giorni potrebbe andare in tal frangente. Negli ultimi anni, specialmente nelle aree del centro-meridionali, ha vissuto Inverni con scarse precipitazioni nevose. Le nevicate si sono limitate principalmente alle alte quote del Gran Sasso e della Maiella, mentre in molte altre zone la neve è diventata un fenomeno raro, anche alla quota di 1500 metri dove la neve dovrebbe essere di casa in questa stagione.
Uno stravolgimento
Questo cambiamento è stato associato a un generale aumento delle temperature medie invernali e alla prevalenza di Anticicloni che hanno portato uno zero termico elevato, tipico dell’Estate. Le prime settimane di Dicembre 2024 fanno però sperare in una situazione meteo più dinamica. Sebbene sia prematuro parlare di un ritorno alla normalità climatica, i segnali indicano un possibile incremento di eventi meteorologici significativi, inclusi quelli nevosi.
Ipotesi per le prossime settimane
Le proiezioni meteo per il mese di Dicembre suggeriscono un incremento delle nevicate sull’Appennino, con coinvolgimento anche di rilievi minori, come quelli della Sardegna e della Sicilia. Questo scenario è legato alla probabile presenza di aree di Bassa Pressione che spingeranno aria fredda verso l’Italia. Ma attenzione: tale analisi ci dice di avere comunque un poco di cautela.
Novembre si è chiuso con un deficit pluviometrico su gran parte del territorio italiano, una condizione che potrebbe avere ripercussioni sull’intero Inverno. A differenza di questo, le prospettive per Dicembre sembrano più ottimistiche, grazie al possibile ritorno di configurazioni meteo più instabili che favorirebbero nevicate distribuite lungo tutta la dorsale appenninica.
Differenze tra i versanti dell’Appennino
Le condizioni meteo sull’Appennino variano in base alla direzione delle correnti atmosferiche. Quando le perturbazioni provengono da ovest, le nevicate si concentrano sul versante tirrenico, mentre in caso di correnti orientali, sono le regioni adriatiche a registrare accumuli significativi. Questo crea una netta differenza climatica tra i due versanti.
Ad esempio, durante episodi di Tramontana o Grecale, le coste adriatiche possono essere imbiancate dalla neve, mentre il versante tirrenico, da Firenze a Napoli, vive giornate più miti e soleggiate. Questo ruolo di barriera naturale rende l’Appennino un elemento cruciale nella distribuzione delle precipitazioni nevose.
Il problema del Global Warming
Nonostante i segnali positivi per l’Inverno 2024 sull’Appennino, il contesto globale di cambiamento climatico introduce incertezze significative. L’aumento delle temperature medie e la maggiore variabilità climatica rendono ogni stagione unica, con difficoltà crescenti nel formulare previsioni a lungo termine.
Quest’anno però notizie belle: l’Appennino potrebbe tornare a offrire scenari invernali più tipici, con nevicate frequenti e condizioni ideali per chi pratica sport invernali. Se il mese di Dicembre confermerà le attese, località storiche e paesaggi montani potrebbero riscoprire la magia della neve, che negli ultimi anni è stata spesso un ricordo meteo lontano nel tempo.
