Il Parco Nazionale del Teide, sull’isola di Tenerife, si è risvegliato domenica 22 dicembre coperto da uno spettacolare strato di neve, segnando l’arrivo della prima grande nevicata della stagione invernale. Questo fenomeno segue il passaggio di una DANA (Depressione Isolata in Alta Quota) sulle Isole Canarie, che ha portato un netto calo delle temperature e intensi fenomeni meteorologici.
L’accumulo di neve e ghiaccio ha spinto il Cabildo di Tenerife a chiudere le strade di accesso al vulcano, considerati i gravi rischi per la sicurezza stradale. La presidente del Cabildo, Rosa Dávila, ha sottolineato l’importanza di mettere la sicurezza al primo posto, descrivendo il paesaggio innevato del Teide come un “dono unico”, ma evidenziando la necessità di una gestione responsabile degli accessi per evitare incidenti.
Sulla cima del Teide, le temperature hanno raggiunto i -1,5°C, mentre l’osservatorio di Izaña ha registrato raffiche di vento fino a 104 km/h, le più intense rilevate nella regione durante le prime ore di domenica. Le precipitazioni, inoltre, hanno raggiunto i 15 litri per metro quadrato presso la stazione meteorologica locale.
Nonostante l’immagine comune delle Canarie come una destinazione dal clima mite, la neve sul Teide è un fenomeno frequente durante i mesi invernali. Di norma, il vulcano registra tra i 10 e 15 giorni di neve ogni anno, con episodi che si concentrano tra novembre e marzo, in piena stagione fredda.
