L’attuale situazione meteo in Italia è stata influenzata dal ritorno dell’alta pressione subtropicale nel Mediterraneo, che ha portato con sé correnti meridionali calde, eliminando il freddo non solo dal nostro Paese, ma anche dall’Europa centrale. Di conseguenza, le temperature sono aumentate, superando le medie stagionali di diversi gradi. Tuttavia, l’inizio del nuovo mese sembra preannunciare cambiamenti significativi, con l’arrivo di perturbazioni atlantiche, piogge, temporali e una potenziale ondata di freddo tardiva.
Un’imprevista ondata di freddo a maggio
Secondo i modelli matematici, tra il 7 e il 9 maggio potrebbe verificarsi un’ondata di freddo proveniente dal nordest dell’Europa, che potrebbe interessare l’Italia, almeno in parte, causando un abbassamento delle temperature su tutta la penisola. Questo fenomeno potrebbe portare le temperature al di sotto delle medie stagionali e favorire la formazione di piogge e temporali in molte regioni. Il modello europeo ECMWF prevede un’ondata di frescura tardiva che potrebbe portare l’Italia in una situazione piuttosto fredda, specialmente durante le ore notturne, con temperature che potrebbero avvicinarsi allo zero e massime appena sopra i 10 gradi in caso di temporali pomeridiani.
Nonostante non tutti i modelli concordino, questa presunta ondata di freddo suggerisce che il mese di maggio non sarà lineare, come già anticipato in precedenti articoli. Nei prossimi giorni, sarà essenziale approfondire l’analisi per ottenere un quadro più preciso delle condizioni meteorologiche che ci attendono.
Indipendentemente dal fatto che l’ondata di freddo tardiva si verifichi o meno, è fondamentale sottolineare l’instabilità dell’atmosfera. Sono state poche le fasi meteorologiche calde e stabili, mentre numerose sono state quelle incerte, con piogge e temporali anche diffusi. Per il momento, sembra che tutta la prima decade di maggio possa essere piuttosto incerta per molte regioni, in particolare quelle settentrionali e del Centro Italia. L’unico aspetto negativo riguarda la scarsità di precipitazioni al Meridione, che è l’area d’Italia che ne avrebbe maggiormente bisogno, ma che purtroppo rimarrà spesso ai margini di questi peggioramenti meteorologici.