La settimana entrante tutto sarà tranne che stabile e tiepida! Forse solo in prossimità del ponte del 25 Aprile l’anticiclone potrebbe fare una capatina nel Mediterraneo, ma almeno fino al 21 Aprile avremo tanto di cui discutere! Le condizioni meteo potrebbero peggiorare sensibilmente anche sulle regioni del nord oltre che sulle solite del centro e del sud.
Dunque anche le dimenticate regioni settentrionali, colpite da mesi e mesi di siccità, potremmo vivere un periodo più movimentato. In verità piogge e acquazzoni già da qualche settimana sono in netto aumento anche al nord: già questo passaggio merita attenzione, considerando che arriviamo da mesi interi di totale assenza di piogge! Il cambio di circolazione concretizzatosi nell’ultimo mese ha portato al ritorno di una maggior instabilità anche al nord, specie sul Nordest!
Ma nel corso della settimana l’instabilità sarà ancor più accentuata grazie all’interazione tra masse d’aria molto diverse tra di loro. Aria più fredda proveniente da est (dalla Russia) interagirà con una piccola ma insidiosa perturbazione atlantica che nel mentre raggiungerà il nord Italia. A questo si aggiungerà il riscaldamento dei terreni ad opera del Sole, ormai di piena Primavera, che contribuirà ad alimentare moti turbolenti.
Insomma da questo “caos” di correnti e temperature differenti ne verrà fuori una fase molto turbolenta e instabile, caratterizzata da tanti rovesci e temporali localmente intensi. Già lunedì e martedì avremo fenomeni sparsi sul nord Italia, con accumuli di pioggia abbastanza circoscritti.
Tra mercoledì e venerdì, invece, l’instabilità crescerà in modo repentino e potremo assistere a temporali diffusi e piogge di moderata-forte entità. Il Nordovest e la fascia alpina/prealpina saranno gli obiettivi prelibati del maltempo. Gli accumuli saranno abbastanza diffusi e localmente molto importanti! Non escludiamo punte di 80-100 mm in caso di temporali e forti rovesci su Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino alto Adige.
Un’evoluzione meteo di questo tipo è a dir poco necessaria per fronteggiare la siccità sul Settentrione.