Una necropoli di stelle nella Via Lattea. Questa è la scoperta di un team di ricercatori australiani. Quando la materia che le compone ha esaurito la sua energia, la stella morente inizia a compattarsi fino ad esplodere in una Supernova.
La Supernova
A quel punto possono accadere due cose: se la massa iniziale era circa 8-9 volte quella del nostro Sole, l’astro morente si trasformerà in una stella di neutroni, una stella di piccole dimensioni, nell’ordine di poche decine di chilometri di raggio! Se la massa era ancora più grande circa 25 volte quella solare, dopo aver raggiunto lo stato di stella di neutroni la stella anziana continuerà a compattarsi finché la sua gravità attrarrà anche la luce, diventando a tutti gli effetti un buco nero.
La scoperta
David Sweeney, Primo Ricercatore dell’Università di Sydney (AUS) assieme ad altri scienziati è autore di una ricerca importante. Ha scoperto, di fatti, che all’interno della nostra galassia questo “mondo sotterraneo” di stelle morte e la scoperta è stata sensazionale. Una sorta di immane cimitero o una necropoli, di migliaia di astri morti in attesa di collassare o di diventare buchi neri.
Le caratteristiche
La zona in essere si estende in verticale almeno tre volte la Via Lattea e non ha una forma spiraliforme. Per identificarla, il team a utilizzato delle sofisticate simulazioni al computer che sono partite da una Via Lattea primordiale di diversi miliardi di anni fa, non ancora spiraleggiante facendola poi evolvere nel tempo.
Da questo lavoro è emerso che persino il nostro Sistema Solare è lambito da questa sorte di cimitero. Di fatti, pare che il più vicino a noi, disti solo 65 anni luce, un’inezia rispetto alle dimensioni della nostra galassia.
Solo che è difficile scoprire questi oggetti, sia se sono stelle di neutroni (minuscole e quasi invisibili ai radar), sia che siano buchi neri, rilevabili solo coi raggi X.