Cresce l’allarme sul fronte della siccità al Nord Italia, per via della grande secca del più grande corso d’acqua del Paese. Sono almeno 70 anni che non si aveva un tale quadro così compromesso, quando siamo ancora ad inizio Giugno e l’estate è appena ai nastri di partenza.
La penuria d’acqua rischia di avere delle ripercussioni non solo per il settore agricolo e per gli allevamenti, ma anche per la vita dei cittadini. Utilitalia, la federazione delle aziende distributrici di acqua potabili, ha chiesto ai sindaci di 125 comuni piemontesi e lombardi di valutare sospensioni di erogazioni notturne.
Lo scenario tracciato è da allarme rosso, a seguito di una seduta straordinaria che ha visto riunirsi l’Autorità del Po, le regioni coinvolte, la Protezione Civile ed altri enti. Nel Bacino padano le disponibilità stanno calando rispetto a quello che è il fabbisogno d’acqua più elevato del periodo.
Colpa della grave anomalia dallo scorso autunno-inverno
Purtroppo la crisi idrica parte da lontano, con la forte penuria di piogge e nevicate riscontrate nel periodo invernale e parzialmente in primavera. Non si è potuto contare sull’apporto dello scioglimento delle nevi montane. Già ora la neve è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia.
Non c’è solo il fiume Po a generare allarme. Molti laghi sono ai minimi storici di questo periodo, ad eccezione del Garda. Ci sono peraltro forti preoccupazioni anche per il settore termoelettrico, poiché potrebbe scarseggiare l’acqua per raffreddare le centrali.
La scarsità di acqua del fiume Po comporta peraltro la risalita dell’acqua salata dell’Adriatico. Si segnala la risalita del cuneo salino già ad oltre 10 chilometri dalla costa adriatica sul Polesine. Prestissimo potrebbero essere contaminate le prime falde destinate all’uso potabile.
Questa crisi è acuita dal persistere di temperature sopra media e da una previsione che resta sfavorevole all’arrivo di piogge organizzate. Di certo, i temporali a macchia di leopardo, tipici delle fasi instabili estive, per quanto intensi non sono utili ad alleviare il contesto siccitoso su ampia scala.