(METEOGIORNALE.IT) La Terra è stata colpita da tempeste geomagnetiche, dette solari, lunedì 14 e martedì 15, come rilevato dalle agenzie meteorologiche governative degli Stati Uniti e del Regno Unito.
Le tempeste geomagnetiche, sulla base di dati attuali, non sembra abbiano causato alcun danno, secondo un rapporto ufficiale, ma impongono la necessità di realizzare una soluzione a tutti quei sistemi fragili che con eventuali tempeste solari molto più potenti nel futuro potrebbero esserne danneggiati causando blackout elettrici e nelle comunicazioni.
La tempesta che ha colpito la Terra è stata mite e l’effetto più evidente si è avuto con la possibilità di osservare in basso all’orizzonte un’aurora boreale fino a New York e Idaho negli Stati Uniti , come anche riportato dalla National Oceanic Atmospheric Administration (NOAA).
E’ quindi probabile che si il picco di tempesta fosse avvenuto in Italia durante le ore notturne, sarebbe stato osservato su tutto Centro-Nord sino a Napoli.
Aurore Boreali fantastiche sono state osservate su tutta la regione dell’Artico, come non se ne vedevano da molto tempo.
La NOAA ha affermato che la tempesta di lunedì 14 marzo era una tempesta di categoria G2 e quella del giorno successivo era una G1: la scala sale a G5 la più estrema.
Le tempeste solari di questa settimana erano innocue, come sottolinea il NOAA. Il nostro pianeta è in genere colpito da oltre 2.000 tempeste solari di categoria G1 e G2 ogni decennio. Ma le conseguenze che potrebbero derivare da tempeste geomagnetiche più forti sono preoccupanti.
Lo abbiamo scritto varie volte, le tempeste solari possono procurare danni anche considerevoli, e persino essere disastrose per i sistemi di comunicazioni satellitari, telefonici, quindi Internet, le linee elettriche di alta tensione causando diffusi blackout che verrebbero ripristinati probabilmente dopo molto tempo.
Un evento del genere sarebbe catastrofico nell’era moderna, manderebbe in tilt gli ospedali, i sistemi di soccorso. Saremmo paralizzati nell’utilizzo di qualsiasi sistema di comunicazione, mentre il blackout oscurerebbe la Terra durante la notte. E questa non è fantascienza.
Il danno più recente causato da una tempesta geomagnetica è avvenuto appena a febbraio, quando un evento relativamente lieve ha danneggiato irreparabilmente 40 satelliti SpaceX Starlink. La tempesta ha causato un aumento della densità atmosferica nell’area di dispiegamento dell’orbita bassa dei satelliti, che successivamente sono usciti dall’orbita e si sono persi nell’Universo divenendo ennesimi detriti spaziali.
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