METEO SINO AL 4 APRILE 2020, ANALISI E PREVISIONE
Nonostante il parziale aumento della pressione sull’Italia, si prepara un nuovo assalto freddo di stampo invernale per via di una discesa di correnti polari marittime che dall’area baltica si sono tuffate sulle nazioni centrali dell’Europa. Quest’aria artica è in procinto di addossarsi alle Alpi e sarà causa del peggioramento sull’Italia ad inizio settimana.
Dopo aver invaso l’Europa Centrale, la colata artica piegherà verso ovest in direzione di Francia regioni alpina e Spagna. Il fronte freddo, collegato all’irruzione, si addosserà alle Alpi per poi valicarle alla fine di domenica. Nel contempo l’addossarsi dell’aria fredda alle Alpi determinerà un cedimento barico con un’area ciclonica in formazione tra Golfo del Leone ed il Mar Ligure.
In avvio di settimana fin dalle prime ore di lunedì l’aria più fredda, dopo aver aggirato le Alpi, dilagherà su tutto il Nord Italia, entrando dalla Porta della Bora, con maltempo associato a pioggia, neve a quote via via più basse e freddo. Le temperature si abbasseranno di oltre 10 gradi, con un nuovo generale rinforzo dei venti da nord-est, fino a burrasca sul Golfo di Trieste.
FREDDO DILAGHERA’ IN PARTE AL CENTRO-SUD, NEVE ANCHE IN APPENNINO
In avvio di settimana avremo quindi una nuova fase di stampo invernale prima al Nord, poi anche le regioni centrali e quelle del basso adriatico. A differenza di quanto accaduto con l’impulso gelido dalla Russia di qualche giorno, stavolta le regioni meridionali e le due Isole Maggiori risulteranno coinvolte in modo più marginale.
La neve a quote localmente basse cadrà quindi anche in Appennino, specie per quanto attiene i versanti adriatici, non solo sulle aree alpine. Da segnalare la possibilità di qualche fiocco di neve a bassa quota nella notte tra lunedì e le prime ore di martedì sull’estremo Nord-Ovest, ma sarà in concomitanza della fase conclusiva del maltempo, con fenomeni piuttosto fugaci.
Verso metà settimana il maltempo invernale andrà a concentrarsi verso il Sud, mentre migliorerà al Nord ancora con temperature inferiori alle medie. Questa fase abbastanza fredda invernale, pur in progressiva attenuazione, permarrà sull’Italia fino attorno al 3 aprile, mentre emergono novità importanti sull’evoluzione meteo successiva, più favorevole a un ritorno del tempo stabile.
METEO LUNEDI’ 30 MARZO, TRA PIOGGIA, TEMPORALI E NEVE
Avremo tempo compromesso anzitutto al Nord, con precipitazioni più frequenti su Alpi, Prealpi, aree pedemontane e Val Padana centro-occidentale. La neve cadrà abbondante in montagna, soprattutto sul comparto alpino occidentale. La quote neve sarà inizialmente relegata oltre i 600/800 metri, per poi calare entro sera fino attorno ai 300/500 metri a partire dalle Alpi centro-orientali.
Ci sarà marcata instabilità anche tra Sud e Sicilia, ove potranno aversi temporali localmente forti. Rovesci sparsi coinvolgeranno anche le aree interne e montuose del Centro-Nord dell’Italia. La neve cadrà in Appennino generalmente oltre i 1300/1600 metri, a quote ben più basse dei 1000 metri dalla sera sulla dorsale tosco-emiliana e nord delle Marche.
MALTEMPO E FREDDO IN MARCIA AL CENTRO-SUD
Martedì ci saranno ancora precipitazioni residue al Nord-Ovest e sull’Emilia Romagna, mentre schiarite si faranno strada altrove. Non è escluso che le precipitazioni possano assumere carattere nevoso localmente fino in collina e zone pedemontane, localmente fino al fondovalle. La tendenza è però per un’attenuazione dei fenomeni.
Ci sarà spiccata variabilità anche al Centro-Sud, con precipitazioni sparse intermittenti e neve fino a quote collinari tra interno Toscana, Umbria e Marche. La quota neve calerà anche tra entroterra laziale e rilievi abruzzesi, dove si attendono fenomeni più consistenti. Mercoledì il maltempo si localizzerà tra Sud ed Isole con neve oltre gli 800/1000 metri, a quote maggiori in Sicilia.
RAFFREDDAMENTO CON CLIMA INVERNALE
Una nuova flessione termica si avvertirà in avvio di settimana a causa del nuovo peggioramento, associato all’ingresso di aria fredda prima al Nord e poi sulle regioni centrali. Avremo un calo di oltre 10 gradi, con ritorno di possibili gelate tra martedì e mercoledì anche a bassa quota. Seguirà un rialzo termico dopo metà settimana, quando si riaffaccerà da ovest l’anticiclone.
ULTERIORI TENDENZE METEO
Il freddo sarà protagonista sino a metà settimana sull’Italia, con instabilità che andrà a localizzarsi verso le regioni meridionali. Successivamente, sembra probabile una fase più stabile su tutta Italia, poiché tornerà a far capolino da ovest l’anticiclone che porterà anche un graduale rialzo delle temperature.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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