POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 19 MARZO. Per tutto l’Inverno abbiamo commentato condizioni meteo climatiche che poco o nulla avevano a che fare con le caratteristiche di un trimestre freddo. Poi, a fine febbraio, a ridosso della Primavera meteorologica, gli scenari sono improvvisamente mutati.
Cambiamenti per certi versi eclatanti quanto inaspettati, cambiamenti che hanno catapultato le nostre regioni all’interno dell’Inverno. Certo, non stiamo parlando di irruzioni fredde esagerate, ma comunque fa freddo. Sono tornate le piogge ed è caduta la neve, a quote relativamente basse.
In prospettive è confermato un miglioramento, da metà settimana, complice il ritorno di un mite Anticiclone primaverile. Attenzione però, perché stavolta – lo dicono i più autorevoli modelli matematici di previsione – potrebbe trattarsi di una fase di breve durata. Trattandosi di una propaggine anticiclonica, col fulcro strutturale sbilanciato a ovest, gli affondi depressionari avrebbero vita facile nel riconquistare le nostre regioni.
E’ ciò che appare a metà mese, ovvero nuovi affondi ciclonici alimentati da aria fredda polare o addirittura artica. Significa che l’Inverno, pur tardivo, continuerebbe a farsi sentire.
IL METEO A BREVE TERMINE
In queste ore stiamo affrontando ulteriori impulsi freddi polari, ma la propaggine anticiclonica è dietro l’angolo e a metà settimana dovrebbe aver assicurato un cospicuo miglioramento.
Miglioramento che come detto innescherà una rapida risalita delle temperature, destinate a riportarsi temporaneamente su valori superiori alle medie stagionali. Non dovrebbero essere anomalie consistenti, non come altre volte, in più si tratterebbe di sbalzi termici assolutamente normali per questo periodo.
Abbiamo parlato di temporaneità perché attorno a metà marzo, giorno più giorno meno, i modelli matematici di previsione individuano nuovi affondi depressionari verso il Mediterraneo centro orientale. Come detto potrebbe trattarsi di vere e proprie irruzioni fredde, destinate a far crollare nuovamente le temperature e regalarci altri scampoli invernali. Tardivi sì, ma pur sempre invernali.
MARZO TURBOLENTO
Marzo, quindi, considerato il mese più turbolento dell’anno non sembra voler smentire la propria nomea. Poi sì, i periodi di bel tempo non mancheranno e nulla vieta che la seconda metà del mese possa proporci fasi termiche decisamente più miti. Se così fosse verrebbe letteralmente capovolto l’impianto barico attuale, che vede nel flusso polare più basso il protagonista indiscusso.
IN CONCLUSIONE
E’ giusto sottolineare che le proiezioni stagionali menzionate poc’anzi fanno riferimento a un trend trimestrale, che pertanto potrebbe realizzarsi nei mesi di aprile e maggio. Vedremo, fatto sta che qualcosa è cambiato ed è un cambiamento che potrebbe avere ripercussioni per gran parte della stagione.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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