POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
La seconda metà di gennaio, iniziata ufficialmente in queste ore, dovrebbe proporci condizioni meteo climatiche particolarmente dinamiche. Ultimamente abbiamo discusso, ampiamente e approfonditamente, delle complesse dinamiche atmosferiche verificatesi a partire da fine dicembre e in particolare del forte riscaldamento stratosferico il cui risultato è stato quello di indebolire – pesantemente – il Vortice Polare.
Gli effetti di tale dinamica si stanno propagando verso il basso, sino al limite della troposfera ovvero della porzione d’atmosfera sopra le nostre teste. Effettivamente stiamo osservando una ridistribuzione dei centri di Alta e Bassa Pressione a livello emisferico e l’ondata di gelo che si sta abbattendo sull’Europa orientale è figlia di tale ridistribuzione.
A più lungo termine dobbiamo confermare un imponente assalto gelido sui settori centro settentrionali del vecchio continente, mentre sul Mediterraneo potrebbero alternarsi strappi ciclonici – sostenuti da aria fredda di evidente matrice artica – a rapide ricuciture anticicloniche. Ma volendo proiettarsi oltre, probabilmente la ricollocazione barica in divenire getterà le basi per un mese di febbraio estremamente interessante.

IL METEO A BREVE TERMINE
Come detto l’Europa orientale è alle prese con un’ondata di gelo possente e l’aria gelida riuscirà a spingersi agevolmente in direzione di Grecia e Turchia. Non è distante dalle nostre regioni, tant’è che il freddo si farà sentire un po’ dappertutto ma in particolare nelle regioni adriatiche e del Sud Italia.
Qui, complice anche un piccolo vortice ciclonico secondario proveniente da nordovest, avremo le precipitazioni più consistenti e potranno assumere carattere nevoso a bassissima quota. Addirittura potrebbero spingersi fin sulle pianure e lungo le coste, in modo particolare tra Molise, Puglia, Basilicata e Calabria.
Vi saranno delle nevicate, copiose, anche sui versanti nord dell’arco alpino mentre le regioni settentrionali potranno godere di un tempo migliore perché sottovento rispetto alla circolazione in arrivo. Situazione che dovrebbe tenerci compagnia nel fine settimana, per poi lasciar strada a un temporaneo miglioramento.
GRANDI CAMBIAMENTI
Temporaneo perché nel fine settimana successivo potremmo assistere a un’espansione, parziale, dell’enorme massa d’aria gelida sul Mediterraneo. Espansione che avverrebbe grazie a un blando tentativo di proiezione meridiana dell’Alta delle Azzorre, che così facendo innescherebbe una rapida ondulazione ciclonica sostenuta da aria fredda di matrice artica.
Le condizioni meteo peggiorerebbero, specie al Centro Nord, le temperature in forte calo potrebbero facilitare nuove nevicate a bassa o bassissima quota. Sarebbe un peggioramento piuttosto rapido, destinato a lasciar strada a un altrettanto celere miglioramento. Ma sembra essere questo il tema dominante da qui a fine mese, ossia una dinamicità atmosferica piuttosto marcata che dovrebbe alternare fasi anticicloniche a rapide incursioni artiche.
A febbraio, invece, iniziano a emergere interessantissimi scenari termo dinamici che sembrano somigliare molto a configurazioni di storici inverni del passato. Ma al momento è prematuro parlarne, torneremo sull’argomento con specifici approfondimenti.
IN CONCLUSIONE
L’Inverno sta per entrare nel vivo, non che sino ad ora non abbia fatto il proprio dovere, ma nel cuore della stagione fredda potrebbe riservare clamorose sorprese.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.