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Sole in fase di risveglio, tornano le macchie solari

il numero di macchie solari non resta costante, cresce e diminuisce seguendo un ciclo di circa 11 anni

di Mauro Meloni
30 Nov 2020 - 11:10
in Astronomia
2 minuti di lettura
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Il periodo compreso la fine del 2019 e il settembre del 2020 ha segnato il minimo solare, tipico periodo di diversi mesi senza macchie solari. Negli ultimi mesi l’attività solare ha iniziato lentamente a riprendersi e nuove macchie sono apparse sul Sole.

Due delle macchie solari attive di recente
Due delle macchie solari attive di recente

Le macchie solari, che appaiono come “imperfezioni, non sono altro che delle zone della fotosfera del Sole più fredde. Infatti se la temperatura della fotosfera del Sole è di circa 5.700°K, il magnetismo locale può generare queste macchie che appaiono scure a causa della loro temperatura media di 4.400°K.

 

In particolare in questi ultimi giorni è comparsa la macchia AR2786, grande circa 15.000 km, che risulta avere dimensioni di poco superiori a quelle della Terra. Di macchie solari, ora che il Sole si sta risvegliando, ne torneremo a vedere spesso e più numerose, nei prossimi anni.

Nuovo metodo previsione macchie solari

Questa macchia solare è stata prevista con grande anticipo dagli scienziati del National Solar Observatory (Nso) statunitense. Il metodo impiegato dal team dell’Nso per predire l’arrivo delle macchie solari è l’eliosismologia.

 

In cosa consiste esattamente? Un cambiamento nelle misurazioni delle onde sonore del Sole, per l’interazione degli intensi campi magnetici delle regioni attive, indica che potrebbero essere presenti macchie solari ancora non visibili sul lato della nostra stella rivolto verso la Terra.

 

Questo è avvenuto nel caso della regione attiva Ar 2786: in pratica si sono percepiti, nelle onde sonore che si propagano dall’interno del Sole, cambiamenti forieri dell’imminente comparsa di nuove macchie solari, che puntualmente ora sono visibili dalla Terra nei pressi del lembo solare orientale.

 

Questa tecnica permette di capire cosa sta succedendo sul lato del Sole che non è rivolto verso la Terra alcuni giorni prima che il fenomeno diventi a noi visibile. Ciò consente di fare passi in avanti molto importanti verso la previsione delle tempeste solari più forti, dannose per le telecomunicazioni.

Tags: campo magneticociclo solareeliosismologiamacchia solaremacchia solare AR 2786macchie solariNational Solar Observatoryonde sonoreprevisione macchie solarisole
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