Giorno dopo giorno sembrano schiarirsi sempre più i dubbi riguardo l’evoluzione meteo della prossima settimana e, soprattutto, il destino del gelo dell’Est. In queste ore, la Scandinavia e la Russia europea stanno ricevendo la visita del gelo siberiano, come risposta all’imponente anticiclone che sta sovrastando il Polo Nord e il Mar Glaciale Artico.
Temperature in forte calo nell’Est Europa
Per la prima volta in questo inverno, le temperature stanno precipitando ben al di sotto delle medie stagionali su vaste aree dell’Est Europa. L’apice del gelo sembra confermato tra il weekend e la prossima settimana, quando la colonnina di mercurio rischia di scendere anche sotto i -20°C tra Russia europea, Ucraina, Paesi Baltici e Finlandia. Insomma, si tratta di temperature decisamente rigide, che potrebbero avere influenze anche sull’Europa centrale e sul Mediterraneo nel prosieguo di febbraio.
Il gelo arriverà in Italia?
Il respiro gelido dell’Est potrebbe raggiungere la nostra penisola nel corso della prossima settimana, seppur con effetti marginali, come sembrano indicare al momento le simulazioni modellistiche. Tuttavia, va sottolineato che, in presenza di questi imponenti flussi gelidi provenienti da Est, e quindi con una circolazione anti-zonale, l’affidabilità delle previsioni meteo cala vertiginosamente, riducendosi a pochi giorni di distanza. Non a caso, i centri di calcolo sono letteralmente in tilt per quanto riguarda l’evoluzione della seconda metà di febbraio, presentando ogni giorno scenari sempre diversi.
Riuscirà il gelo ad arrivare anche in Italia? Con buona probabilità, nel corso della prossima settimana, l’aria fredda dell’Est potrebbe affluire prima sui Balcani e, infine, sulla nostra penisola, esercitando una maggiore pressione sulle regioni adriatiche, dove i termometri potrebbero registrare temperature piuttosto basse. Tuttavia, al momento, non si prevedono nevicate di rilievo, poiché l’alta pressione delle Azzorre risulterà troppo ingombrante all’interno del Mediterraneo, dirottando il cuore del gelo e l’instabilità verso Grecia, Turchia e i paesi del Mar Nero.
In ogni caso, la situazione è in continua evoluzione e non si esclude l’arrivo di aria molto più instabile da Est, soprattutto tra il 19 e il 25 febbraio. In tal caso, le nevicate potrebbero spingersi fino a quote di pianura o lungo le aree costiere, specialmente sulle regioni adriatiche e al Sud, che risultano i settori più esposti alle correnti gelide orientali.
